78 che durò oltre due secoli, ma non tolse le lagnanze, e la Scuola dei pistori riordinata con Statuto del 1570, rimase per qualche anno abolita e poi nel 1589 ripristinata. Infine diede molto da fare ai magistrati il pan buffetto, così definito : perpulchro, candidulo, laevi, qui magno labore conftcitur concoquiturque. Lo scritto è confortato da sette documenti, ricopiati in extenso dal vecchio archivio cittadino. — Ne scrive A. in appendice al Cittadino italiano, 22 novembre 1887, n. 261, col. 4, 8°. i:{5:ì, Variano, memoria publicata dal sac. F. Blasich. (Pel giubileo sacerdotale di D. Giovanni Pletti parroco di Variano) — Udine, Patronato, 1887; pp. 47, 16° picc. (Ii.O-B.) Risale Variano ai tempi romani, e, secondo l’attestazione del dotto servita Paolo Canciani, sopra una serie di colline artificiali si sarebbe fabricato un castrum. Non tutto perì il sito con l’invasione dei barbari, restando notizia di un Guido di Variano che mosse nel 1103 con altri nobili e terrazzani del Friuli. La costruzione del castello medioevale di Variano con la sua giurisdizione fu concessa nel 1288 dal patriarca Raimondo ai signori di Villalta, i quali si unirono presto in guerra coi signori di Zuccola ed altri contro Artico di Castello e i suoi alleati che misero a mal partito il castello di Variano, finché fu conchiusa nel 1294 la pace sulle rive del Connor. Quattro anni appresso però, il patriarca stesso fece spianare il castello, dacché i Villalta eransi mostrati restii ai pagamenti dovuti. Nel 1411 anche la cortina veniva distrutta dai Cividalesi, e nel 1477 i turchi incendiarono anche il paese, che era poco appresso ricostruito. Si ignora quando fosse istituita la pieve di Variano; però al 1299 risale il nome del primo parroco noto, Guidone di Velabro, e la serie continua documentata, comunque interrotta, fino a noi. — Questo scritto uscì prima in appendice al Cittadino italiano, 19, 21-26, 28 febraio e 1" marzo 1887, n. 40-48, col. 35. 8°. Le Vicinie e gli antichi Consigli comunali, memorie ed appunti per Vendoglio, del parroco don A[ntonio] B[azzara]. (Per ingresso di don Giuseppe Foschiani a parroco di Manzano) — Udine, Patronato, 1887; pp. 22, 16H (B. C. G.) L’autore, dopo aver offerto un’idea delle Vicinie e della loro corrispondenza cogli odierni consigli comunali, viene a dare alcune