284 1W5.~. La Resia e i Resiani, di F. Musoni. (In Geografia per tutti, Anno n, n. 20 e 21, pag. 306 e segg., 321 e segg.) — Bergamo, Cattaneo, 1892; col. 8, 4°. (S. A. F.) In uno studio non lungo si dà chiara notizia dell’interessante argomento, non solo per la parte etnografica, ma altresì per la storica, la quale si appoggia, non meno della prima, a un’esatta bibliografìa resiana, che ho altrove citata (V. n. 1771). Famose erano le quattro vicinie di S. Giorgio, Gniva, Oseacco e Stolvizza, riconosciute dall’autorità suprema degli abati di Moggio. Le carte dalla parrocchia del capoluogo Ravanza (Sul prato) non risalgono oltre il 1590. Nota è la leggenda che fa derivare i Resiani da una colonia russa, leggenda sostituita da altre di scrittori friulani, e sfatata dal celebre linguista polacco moderno I. Baudoin de Cour-tenay (V. A. 1893), il quale, mentre prima suppose che al linguaggio dei resiani non fosse estranea un’influenza turanica, più tardi intravvide un’influenza celtica. — In Pagine friulane, Anno v, n. 12, copertina, trovi un largo sunto di questo lavoro. iHr>o. Simonsfeld H. — Documenti su Aquileia. (In Bayerische S. B., pag. 443 e segg.) — München, 1892: pp. 8, 8°. (L. C. C.) Qui si comprendono alcune lettere del Papa Clemente IV sul patriarcato di Aquileia, scritte nel 1267. — Ne tocca C. Cipolla in Nuovo Archivio Veneto, Tomo vii, pag. 393. 1857. Asio, note storiche del can. Ernesto Degani. (In Pagine friulane, Anno v, u. 7, pag. 105 e segg.) — Udine, Del Bianco, 1892; col. 7, 4° (R. O-B.) La pieve d’Asio è ricordata la prima volta nel 1186 (V. n. 1223, 1224). I signori di Osoppo e quelli di Pinzano, di cui qui si narra brevemente la truce storia, furono giusdicenti, i primi di Vito, i secondi di Clauzetto e Anduins. Ad essi, decaduti per i loro delitti, sottentrarono i Savorgnano, e anche di questi l’autore raccoglie le vicende, in ordine alle loro giurisdizioni che esercitavano men fieramente, ma sempre con durezza sui soggetti. I canali d’Asio, più che una storia propria, serbano ricordo di fatti frammentarli di carattere feudale, ai quali si innestano alcune vicende ecclesiastiche e, in tempi non lontani da noi, qualche pallido raggio di vita comunale.