416 minori, ma sotto il primo regno italico passò nella canonica, donde nel 1X71 fu trasportato nella residenza attuale. Il Monte di pietà fondato per combattere l’usura sorse, con approvazione del Senato, nel 1665. Nel 1814, durante l’assedio delle truppe austriache, restò incendiato l’il febraio da una palla di obice, e il danno fu di 140 mila lire. Riattivato nel 1818, fu riedificato uel 18.'5!). Sorse l’asilo nel 1883, tre anni dopo la cucina economica. 315?». Tl Duomo di Palma e i suoi arcipreti, relazione del sacerdote paimarino Francesco Pauluzzi, socio corrispondente del-l’Accademia di Udine, con documenti ed appendice sulle chiese secondarie, oratori e cappelle particolari. (Pei1 ingresso di Don fi. B. Rizzi ad arciprete di Palmanuova) — Udine, Patronato, 1894; pp. 47, 8°, con due disegni. (R. O-B.) Appena fondata Palma nel 7 ottobre 1593, vi fu costruita una cappella in legno dedicata a S. Marco, che, ingrandita, si chiamò duomo di legno, e servi al culto fino al 1637 in cui fu compiuto il duomo attuale, poi dedicato al Redentore. Esso era stato iniziato nel 1615 su disegno di Baldassare Longhena, e con decorazioni di Vincenzo Scamozzi.Della disposizione interna, delle opere artistiche, della parte presa alla costruzione dai proveditori veneti, dei mutamenti a cui il duomo andò soggetto è qui discorso con abbondanza minuta, sebbene non sempre rigorosamente ordinata, di particolari. Il duomo fu consacrato molto tardi, nel 15 giugno 1777, come risulta dai nove documenti inediti (pag. 19-27), tolti all’archivio arcivescovile di Udine. E allora Palma divenne parrocchia arcipretale, mentre fino al 1614 aveva ivi funzionato il clero di Palmada, e fino al 1624 erano stati preposti al duomo due primi preti, e fino al 1777 nove pievani titolari. Fino ai nostri giorni figurano otto arcipreti. Di tutti questi 19 sacerdoti sono riferite le benemerenze; ed è anche tenuto conto degli avvenimenti locali più importanti maturatisi al tempo loro. Chiude l’opuscolo l’illustrazione di sei chiese secondarie e di cinque cappelle, ed è tale la diligenza usata dall’autore nelle sue ricerche ila averci dato una propria guida della sua città. — A questo lavoro dedicò Domenico Del Bianco una lunga recensione in Pagine friulane, Anno vii, n. 3, copertina. 3iòO. Il Leone di S. Marco a Palmanova 1683-1797-1894, cenni storici raccolti dal dott. S. Bortolotti a ricordo dell inau-