37 i960, Museo friulano e collezioni prillate in Udine, di Valentino Ostermann. (In Illustrazione del Comune di Udine, edita dalla Società Alpina Friulana, pag. 215 e segg.) — Udine, l)o-retti, 1886; pp. 7, 16°., con una eliotipia. (R. 0-B.) La descrizione del locale precede una parca rassegna degli oggetti che nel museo friulano si contengono: epigrafi romane e stemmi medioevali, al piano terreno; nella sala maggiore, alcuni quadri notevoli, e, intorno intorno, nelle bacheche laterali, armi e bronzi preistorici e romani, e oggetti diversi per natura, tempo e provenienza. Ma si distingue nel mezzo della sala la raccolta delle ambre romane, legata dal conte Toppo, di cui « in nessuna altra città del mondo si può trovare l’eguale ». Ancora sono di molto pregio le collezioni numismatiche, monete e medaglie, (V. n. 472, 655), le gemme incise, e la raccolta di un migliaio di stampe e di quattrocento disegni e schizzi originali. L’articolo fa cenno sommario di circa dieci collezioni private che si conservano in Udine. 1361. Il nostro Civico Museo, illustrazione di Antonio Picco (In Patria del Friuti, 20, 22, 23, 25, 27, 30 marzo 1886; n. 68-70, 72, 74, 76) — Udine, Patria del Friuli, 1886; col. 6. fol. (S. A. F.) Diligente compilazione dell’origine e dei progressi non solo del museo, ma ancora della biblioteca di Udine, con accenno alla derivazione delle varie raccolte, e con esame dei progetti per il loro ordinamento. Le notizie si risentono dal tempo in cui furono scritte: ora talune osservazioni apparirebbero ingiuste. 1363. Istituti scientifici in Udine, illustrazioni di Giuseppe Occioni - Bonaffons, Lanfranco Morgante, Giovanni Nallino, Giovanni Clodig e X. (In Illustrazione del Comune di Udine, edita dalla Società Alpina Friulana, pag. 225 e segg.) — Udine, Do-retti, 1886; pp. 20, 16°. (R. 0-B.) Giuseppe Occioni-Bonaffons tratta anzi tutto àe>\Y Accademia di Udine (pag. 225-229), e riferito delle istituzioni consimili che la precedettero in Udine o le furono contemporanee, viene a distinguerla da quella degli Sventati nata nel 1606, mentre l’attuale ebbe vita dal 1756. La divide in cinque periodi e attinge anche a fonti inedite alcune notizie sopra di essa. — Lanfranco Morgante discorre &e\YAssociazione Agraria Friulana (pag. 229-234), la cui