82 cupa specialmente della parte superiore di esso, da cui, secondo alcuni, derivò il vecchio Timavo, e ciò prima della nota catastrofe ricordata da Paolo Diacono nel 585. L’autore, a conferma della sua tesi, cita testimonianze di autori antichi e medioevali. Nel ricordare poi il « Pons Sontii » a tre archi presso Mainizza, ove esisteva un’antica stazione (mansió), vuole bene distinguerlo dal non meno noto « Pons » a cinque archi presso Ronchi. Il primo ponte fu distrutto nel 1340 dal patriarca Bertrando, che avendo abbandonato un’ impresa contro il conte di Gorizia, provide cosi ad assicurarsi la ritirata. Sul nome d’Isonzo, assunto anche dal corso inferiore della medesima corrente, e sulle variazioni a cui andò probabilmente soggetta, l’articolista ripete quanto risulta da altri studi. 1302. Gita ad Aquileia, a Grado, a Barbaria, narrata dal dott. Pietro Cavallazzi di Latisana. (In appendice al Giornale di Udine, 28-30 dicembre 1887, n. 309-11) — Udine Doretti, 1887; col. 28. (R. 0-B.) Più si diffonde lo scrittore sul Museo di Aquileia. Il lavoro però ha un interesse limitato, nè l’autore del resto la pretende a scienziato: suo scopo è stuzzicare la curiosità su paesi e raccolte di cui l’artista e l’archeologo sentono tutte le attrattive. 1303. Gorizia a volo di uccello, articolo di Enrico Noè. (Nell'appendice del Corriere di Gorizia, 3 febraio 1887, n. 15) — Gorizia, Paternolli, 1887; col. 8, fol. (C. L. M.) Riprodotto in gran parte da un articolo del Fremdenblatl di Vienna, in data 28 gennaio, questo scritto contiene alcuni appunti storici compendiosi su Gorizia, anzi sulla contea, benché lo scopo principale dell’autore sia di ritrarre, con parola colorita, il paesaggio mirabile che offrono i dintorni della città e la valle del-l’Isonzo. 130-1. Della legge romana udinese, ricerche critiche del socio Francesco Schupfer. (Nelle Memorie della Classe di scienze morali, storiche e filosofiche della Reale Accademia dei Lincei, Anno 1887, Serie Quarta, Voi. in, pag. 77 e segg.) — Roma, Lincei, 1887; pp. 84, 4°. (D. V. S. P.) È la terza memoria scritta e publicata dallo Schupfer sull’ar-gomento (V. n. Ü47, 709). ^’autore vuol ribadire anche qui la