173 bero genealogico, e da copiosi documenti. — Una bella e assai lunga recensione di questo lavoro publicó Giuseppe Marcotti nella Vita Nuova di Firenze, riprodotta per intero, nella Coltura, Anno n, n. 19-20, pag. 577-585 e in Pagine friulane, Anno ir, n. 1, copertina, col. 6, 4°. Ne scrissero pure il signor L. V. nella Provincia dell’ Istria, Io dicembre 1888, n. 23, pag. 184, la Coltura del 15 ottobre 1888 e An. 7°, n. 3, pag. 83-85, la Monatschrift für Literatur und Kunst di Lipsia, ottobre, il LUerarisches Centralblatt für Deuschland, la Patria del Friuli, 12 novembre 1888, n. 270, e specialmente, meglio di tutti, Guglielmo Berchet, in Nuova Antologia, Io maggio 1889, pag. 133-143. 1595« Serie dei Medici e Chirurghi che hanno esercitalo in Gemona dalle 'prime memorie fino ad oggi, dell’abate Valentino Baldissera, archivista comunale. (Nozze Milani-de Biasio) — Udine, Bardusco, [1889J; pp. 18, 8°. (B. C. U.) La serie diligentissima, ricavata dagli archivi comunali di Gemona, risale al 1240 con un Sabbatinus zeroycus (chirurgo) a cui succede tra il 1264 e il 1271 un Raynerius medicus de plagis (una specie tra chirurgo e medicatore) e nel 1268 un Leonardiis, il primo vero medicus di cui si abbia memoria. La serie è accompagnata da interessanti notizie, frutto delle fatte ricerche. Vi appariscono 107 nomi di soggetti non tutti friulani, ma molti venuti di lontano, da altre parti d’Italia, e uno anche di Germania e uno francese. Fu di Piacenza il primo (1311) di cui si abbia notizia documentata che venne stipendiato dal Comune; e lo stipendio, per quei tempi, era lauto: duecento prima, e poi trecento lire veronesi, che corrispondevano rispettivamente a lire 873.20 e 1309.80 della nostra moneta, e, in oltre, domum decenlem. Un M. Iunamus percepiva 122 ducati d’oro, ossia 1891 lire odierne. Appartengono al secolo xm 11 tra medici e chirurghi; al xiv, 17; al xv, 11; al xvi, 20; al xvii, 14; al xviii, 10; al nostro 24. Taluno ebbe fama più che professionale, come quel M. Petrus phisicus, vir scientificus che fu pel comune ambasciatore in Moravia al patriarca eletto Giovanni (1388), e Martino di Spilimbergo grammaticae professor, rettore delle scuole. 1596. Francesco Bellini e Pietro Pomponazzi, studio del prof. Vittorio Cian. (In Rassegna Emiliana, Voi. a, fase, m, pag. 145 e segg.) — Bologna, 1889; pp. 12, 8°. (li. J. U.)