51 vanni dei Ricamatori detto da Udine che disegnò il campanile, di cui fu collocata dal patriarca Marino Grimani la prima pietra nel 1531, 2 settembre. Il documento iv, che è un epigramma del poeta Pittiani, ci rivela l’eccellenza di un Crocifisso, oggi perduto, dipinto da Pellegrino da San Daniele, e offerto in dono a Giulio II. I3i>4. Di due dipinti che ora esistono nel coro della chiesa di S. Giorgio di Nogaro, articolo di D. Domenico Pancini, parroco. (Nel Cittadino Italiano, 26 e 27 gennaio 1886, n. 20 e 21) — Udine, Patronato, 1886; estr. pp. 14, 32°. (S. A. F.) Furono concessi alla parrocchia dal Deposito della R. Accademia di Belle Arti in Venezia, e raffigurano un Miracolo della B. Vergine, e la Giustizia divina. Il primo quadro di Alessandro Varotari, detto il Padovanino, apparteneva al convento di S. Maria Maggiore e l’altro di Pietro Malombra esisteva nella Sala dei Signori di Notte nel Palazzo ducale. Vengono ad accrescere il tesoro artistico del Friuli, e possono essere bene apprezzati dopo il ristauro intelligente del prof. Domenico Fabris di Osoppo. 139S. I quadri del Padovanino restaurati da Domenico Fabris di Osoppo in S. Giorgio di Nogaro, articoli di V. Tonissi. (In appendice del Giornale di Udine, 9, 17 novembre 1886, n. 267, 274) — Udine, Doretti, 1886; col. 10, 8°. (R. O-B.) Si tratta di un’immensa tela che copre il fianco del coro di Si Giorgio di Nogaro (V. n. 1294). Si discorre poi di altri due quadri, uno dei quali è ritenuto del Caliari. 1806. Della colonna della giustizia eretta in Udine sulla piazza di S. Giovanni nel 1614, narrazione contemporanea di Giovanni Bottana. (Nozze Someda-Beretta)— s. ind. verum [Udine, Seitz, 1886]; pp. 14, 4° picc. (B. C. U.). Il Bottana come cancelliere della città consegna a un documento, che si conserva nell’Archivio Municipale (Vol.xxxv, fol. 194), la storia della colonna comperata a Buia fin dal 1580 e innalzata a Udine dal 21 al 27 maggio 1614 in onore del luogotenente Michele Foscarini, a cui per publico decreto era stata destinata, in causa delle sue benemerenze. In memoria del fatto fu anche fuso m bronzo un medaglione. La statua della giustizia fu scolpita da Girolamo Paliari udinese residente in Venezia, come rilevasi anche