411 Diciamo subito che, per l’intento propostosi dagli autori, è un manuale ben fatto e Itene scritto. Dopo le notizie dei primi tempi, è data la serie dei patriarchi aquileiesi, corredata da sufficienti notizie, tranne per alcuni pochi, specialmente dopo la caduta del potere temporale aquileiese, pei quali si sarebbe desiderato qualche maggior cenno. Anche i conti di Gorizia sotto le due case itegli Eppenstein e dei Lurn, disposti cronologicamente, ricevono dagli autori sufficiente sviluppo, tanto da farsi un'idea netta delle vicende intricate di quei tempi fortunosi. Cosi pure è svolto con ampiezza il periodo della dominazione austriaca nella contea, da Massimiliano I ai nostri giorni, tenendosi conto altresi «Iella, triplice occupazione napoleonica. — Parla brevemente del libro il Corriere di Gorizia, 8 settembre 1894, u. 108. Mi-4.1. 1 conti di Gorizia, di Mara Cop Marlet. (In Wiener Abendpost, trad. in Corriere di Gorizia, 10 aprile 1894, n. 43) — Gorizia, Paternolli, 1894; col 3, fol. (C. L. M.) Breve monografia, tirata giù alla brava, con qualche inesattezza, diligentemente segnalata dalla Redazione del Corriere. D’autrice si ferma volentieri a pai-lare della famosa contessa Beatrice di Gorizia, e devia dal tema propostosi quando tocca un po’ distesamente dei patriarchi d’Aquileia e del modo ond’era costituita la loro corte. Però ha dovuto leggere con diligenza le storie nostre, se è riuscita a coglierne a sufficienza la sostanza e il carattere essenziale. Peccato che l'autrice, sposando in seconde nozze il deputato de Bertes, il cui fanatismo non conosce limiti nel tentare la slavizzazione del cosi detto Litorale, abbia tolto a sè di giudicare imparzialmente delle cose nostre. yi4y. Gorizia, compilazione di Un esule. (In Le Cento Città d’Italia, supplemento mensile illustrato del « Secolo », Dispensa 93*, 25 settembre 1894) — Milano, Sonzogno, 1894; pp. 8, fol. gr. (R. O-tì.) Non di Gorizia soltanto tratta il presente lavoro, bensì di tutto il Friuli orientale ovvero della Bassa lriulaua, da Cormons a Grado, e porta 29 disegni. La illustrazione, che non è scevra di molte inesattezze, contiene però rivelazioni importanti che non si troverebbero facilmente in altre publicazioni, le quali non si tanno dove la verità potrebbe essere narrata con franchezza, e s impe-