348 iot>4. 11 diploma di Ottone II impera torre, ti eli’anno DHii, discusso in una lite del 1444, di pie Valentino Baldissera. (In Pagine friulane, Anno vi, n. 8, pag. 127 e *egg.) — Udine, Del Bianco, 1893; col. 5, 4°. (R. O-li.) La lite tu accesa tra quelli di Gernona e i Savorgnano di Osoppo per sapere a chi appartenessero i cosi detti Salotti presso il 'ragliamento dove pascolava l'armento gemonese, e si protrasse, e non era finita nel 1455, nel quale anno i Savorgnano produssero il noto diploma asserendo che il castello di Buia ivi nominato stendeva la sua giurisdizione oltre che ad Osoppo, ai Saletti del 'ragliamento. Fecero opposizione i gemonesi volendo la produzione del privilegio originale e affermando, in ogni modo, che essendo scritto in cattivo latino 11011 doveva procedere dalla cancelleria dell" imperatore. All’argomento ridicolo 110 aggiunsero però taluni di serii per analogia, quanto cioè alla estensione dei beili sottoposti ai castelli di Udine e di Fagagna donati da Ottone alla chiesa di Aquileia, di cui nessuno ebbe mai 1111 territorio di tre miglia all'intorno, indicato dal diploma che perciò, dicevano, deve considerarsi falso. Le parti si accanirono senza risultato, tinche nel 154U trovasi un compromesso che tissa con la massima cura 1 contini dei due territorii, di Osoppo e di Gemona. 1003. Oggetti antichi scoperti nel terrapieno di un castelliero u Gradisca di ¡Spilimbergo, relazione di Gherardo Ghirar-DiNl. (In Notizie degli scaci, comunicate da F. Barnabei all’Accademia dei Lincei, òerie Quinta, Voi. 1, parte 2“, pag. 187 e segg.) — lioina, Lincei, 1893; pp. 4, 4°. (1). V'. <£>. P.) L'autore, incaricato dal Ministero dell’esame della scoperta, vi iu accompagnato sul luogo dal sen. di Prampero e dal prof. Marinelli, e riconobbe il castelliero tra le stazioni di S. Giorgio e Spilimbergo, dove il Cosa confluisce nel 'ragliamento. Il fortilizio pare che avesse quattro entrate, di cui tre sono ancora visibili. Sono descritti lfj oggetti varii, tutti antichi, trovati nel terrapieno del castelliero, e 1 articolo contiene eruditi riscontri con scavi praticati recentemente 111 talune necropoli. 11 fortilizio appare però romano, cioè di epoca molto posteriore agli oggetti trovati, che appartengono alla civiltà arcaica preromana. Crede l’autore, però con riserva, che sieno derivati dalla manomissione di un sepolcreto violato nella costruzione del terrapieno. — Il Barnabei, dando apposita comunicazione