75 1348. Come si chiudesse il decembre del 148.5 in Spilimbergo, memoria storica di F. C. Carreri. (Nella Scintilla, 26 giugno 1887, n. 24) — Venezia, Cordella, 1887 ; col. 1, fol. (A. V. V’.) Lo deduce l’autore da un documento della sua collezione in data 18 febraio 1486, il quale c’insegna che 22 banditi da Spilimbergo, per i moti del 1482, tornarono in patria armati con l’aiuto di 19 compagni, ferirono e insultarono i consorti di Spilimbergo e i loro fedeli e si ritrassero a Lestans che allora apparteneva ai conti di Gorizia. Furono condannati in contumacia, ma alcuni rimasero assolti. 1340. Il castello di Tarcento, la sua storia e i suoi statuti, del canonico Ernesto Degani. (Nozze De Finetti-Degani)— S. Vito, Polo, 1887; pp. 64, 8°. (23. C. U.) Entra l’autore con garbo nel suo argomento, e ci dimostra nominato la prima volta Tarcento nei documenti il 7 aprile 1126, come dominata dalla famiglia di Marchland-Perg oriunda dell’alta Austria. Il castello sarebbe sorto tra il 1160 e il 1200 e dato in custodia a famiglie diverse, finché lo ebbero i Caporiacco e probabilmente il solo Federico (V. n. 969). I fasti famosi di questa famiglia danno occasione all’autore di parlarne diffusamente, notando essere stata designata anche coi nomi di Castello o di Por-petto. Ma due furono i castelli di Tarcento; il superiore, già accennato, portava anche il nome di S. Lorenzo, e sorgeva sulla cima della collina di Coia. A un chilometro più sotto era il castello inferiore costruito fra il 1250 e il 1300, e appartenente, dopo la divisione della famiglia, ai signori di Porpetto o di Castello. Resta di esso un rudero superbo. E di questo, e della famiglia che lo ebbe in dominio narransi le vicende in forma di annali, movendo dall’anno 1308 al 26 marzo 1511, quando, pel terremoto famoso, il castello di Tarcento rimase quasi allatto distrutto. — Dalla fine del secolo xii al 1522 è data la serie dei 29 pievani di Tarcento, fino all’avocazione alla mensa di Udine della loro vasta prebenda che nella maggiore sua ampiezza comprendeva ben sedici villaggi oltre il capoluogo. — Ampiamente poi si discorre degli Statuti di Tarcento, e della sua giurisdizione, delle contestazioni sorte tra i Castello e i Valentinis. Le forme giuridiche sono dedotte da atti notarili, e va dal 1297 al 1544 la serie dei gastaldi e capitani di Tarcento. Finalmente, tolti al vecchio archivio municipale di Udine,