CODICE DIPLOMATICO BARLETTANO 339 ecclesie Sancte Marie Baroli prò domo quadam ipsius ecclesie Sancte marie esistente in pictagio burgi sub arcu ecclesie Sancte Marie de porta, Augustale auri unum prò censu. Unde ad faturam memoriam et tam diete maioris ecclesie Baroli quam prefati dopni Alamagni cautelam presentem Apodixam eidem concessi mei Sigilli munimine roboratam. N. 328. A. D. 1368 (15 agosto; Indiz. VI) - Barletta Cattedrale. Notaio: Antonius de Bono Anno presbiter S. Marie. L’arcivescovo lacobus, per altre pestilenze sofferte dalla Chiesa barlettana di S. Maria Maggiore, dietro indulto della Santa Sede, su once 7 e tari 12 le abbuona once 2 e tari 12, e perciò secondo le ricevute di D. Bonannus, pagherà once 5. Intanto per la metà del debito già scaduto invece di once 5 paga in realtà once 2 e tari 15. La pergamena, di cm. 30 per 23, in carta bombacina è sottoscritta da fr. lacobus arcivescovo Tranese. Porta appeso il sigillo in cera rossa ad impressione in parte fratturato. N. 32S. A. D. 1368 (6 ottobre; ladlz. VII) - Barletta Cattedrale. Notaio: Antonius de Marino. Mariula, relieta qd. Nidi Miracapilli, dona prò anima ad Antonius de Bono Anno, procuratore della chiesa di S. Maria Maggiore di Barletta quattro vignali di terra messi in loco pa-ludum, presso la palude del monastero di S. Stefano in Barletta, presso le terre di Nicolaus de Rogadeo di Trani, presso le terre di Guales de Yserio ed altri confini. Interviene come mun-dualdo di Mariula, il figlio Stephanus Miracapilli', come giudice Vitus de Cideniola. Sottoscrivono come testi: « Not. Angelus not. Iohannis, Nicolaus de Nucio, Henriculus Nardi de Guirrasio, Palmerius de Elefanto, Franciscus de Lilla, Colucius not. Sebastiani, Spina Miracapilli ». N. 330. A. D. 1368 (22 ottobre; Indiz. VI) • Barletta Cattedrale. La chiesa di S. Maria Maggiore paga in once due, l’ultima decima triennale per commissione della S. Sede alla Regina Giovanna. Esattori sono: « Bartholomeus magistri Leonardi de Tunilo et Petrus Guaderella », procuratori di Petrus, arcivescovo di Benevento. La ricevuta in carta bombacina non è firmata, ma porta due sigilli di cera rossa scomparsi. N. 331. A. D. 1368 (3 novembre; Indiz. VII) - Barletta Cattedrale. Notaio: Angelus not. Iohannis. Raynaldus, vescovo di Canne, censisce a Petrus de Milidopna la pezza di terra detta Grida, nel locus S. Mercurii, presso Canne, con il diritto di ricevere non meno di io salme di frumento e di orzo, tanto quanta è la terra e tanto quanto è il seme che ogni anno si trapianta in detto territorio. Son presenti il giudice « Nicolaus magistri Andree, d. Nicolaus Iohannes Cantor, abbas Paulus not. Antonii, d. Petrus Lilli cordanerii de Barolo ».