CODICE DIPLOMATICO BARLETTANO 323 N. 297. A. D. 1363 (13 maggio; Indiz. I) ■ Barletta Cattedrale. Notaio: Ciccus Scarponus de Iuvenacio. Per l’avvenuta morte del Cantore Lucas, il Capitolo di S. Maria Maggiore di Barletta una-nìmiter et pari voto elegge a quel posto D. Nicotaus Faresius, prete della stessa Chiesa. La elezione dovrà essere confermata dall’Arcivescovo di Trani. È firmato solo il giudice Marinus Nicolai. La pergamena, ridotta a cmq. 22, è tosata. 1M. 298. A. D. 1363 (14 maggio; Indiz. I) - Barletta Cattedrale. Notaio: Angelus notarii Iohannis. Venuca mulier, filia qd. Melilli de Mariano, dona prò anima alla chiesa di S. Maria de Episcopio due vigne di viti quadraginali in eluso domini Risi de Marra. I chierici di detta chiesa dovrebbero provvedere alla sua sepoltura. Intervengono come testi: « Iudex Masius de Riso, d. Sebastianus, Pascalis Calichus de S. Martino, d. Antonius Boni Anni, Nicolaus dirnigatus confectarius ». N. 299. A. D. 1363 (24 maggio; Indiz. I)-Barletta Cattedrale. Notaio: Angelus notar ii Iohannis. Nicolaus Marcucii de Mango dona prò anima ai chierici di S. Maria Maggiore di Barletta una casa in pictagio S. Marie, presso la casa del notaio Iohannes de Mango, e vigne 5 in eluso S. Viti e in eluso S. Vitalis. Intervengono come testi: « Iudex Masius de Riso, d. Iohannes Santi Bartholomei, not. Angelus Nicolaus de Flore, Lillus Nudi de Siligardo, Colucius Francisci speciarius, Nicolaus Iacobi magistri Bucii ». N. 300. A. D. 1363 (9 giugno; Indiz. I) - Barletta Cattedrale. Notaio: Iacobus magistri Nicolai. Circa il legittimo diritto di proprietà di una taverna di Nicolaus Iohannes Bastardus, messa in loco Romanie, vi era dissenso tra gli eredi di Bastardus, e i preti secolari di S. Sepolcro. I primi poggiandosi sul pacifico possesso e gli altri mostrando V intercetera del legato scritto a loro favore. Entrano nel vero possesso i procuratori del S. Sepolcro e impongono per parte di sua Maestà una multa di 100 once d’oro ai trasgressori del legato. Non vi sono firme, ma dalla no-titia testium risulta che sarebbero stati presenti all’atto: « Iudex Petrus de Palmerio, Buczulus Iuncus, Marinus Gualdaffa, Combellus de Galiberto r,.