CODICE DIPLOMATICO BALLETTANO 333 Baroli, riceve la quarta parte della decima dei diritti di baiulazione e della gabella in once 2, tari 3 e grana 10. Su carta bombacina di cm. 29 per 44, il notaio rilascia la presente ricevuta, firmata dal « Iudex Nicolaus magistri Andree, dallo stesso d. Iacobus, dal not. Nicolaus de Ma-roldo, dal not. Angelus Nucii de Siligardo e da Nicolaus de Iasseo ». Seguono il sigillo del giudice Nicolaus, che ha al centro la testa di un guerriero galeato e e quello di D. Iacobus, che riporta delle stelle. Si noti la marca della carta filogranata, che rappresenta tre boccioli di rosa, i cui rametti partono da un cerchiello. (Vedi perg. precedente). N. 312. A. D. 1365 (16 giugno; Indiz. Ili) - Barletta Cattedrale. Notaio: Antonius not. Rogerii. Il Capitolo di S. Maria de Episcopio censisce a Chullus de Melfia una casa, posta in picta-gio Marsicani, al prezzo annuo di tari 6. La casa confina con quella del magister Raynaldus de Iancarello, e l’altra della chiesa di S. Maria Annunziata. Al contratto pigliano parte tutti i capitolari e i seguenti testimoni: « Iudex Marinus Nicolai de Marino, not. Angelus not. Iohannis, abbas Fanellus de Nicastro canonicus Nazarenus, Rogerius not. Antonli ». N. 313. A. D. 1365 (10 luglio; Indiz. Ili) - Barletta Cattedrale. Notaio: Angelus not. Iohannis. Dopnus Andreas, f. notarii Iohannis, procuratore di S. Maria de Episcopio, mostra Vlnter-cetera del testamento di Maria de Gactis, moglie qd. Mudi Pascalis de Vitali Bonello; nel qual testamento lega prò anima alla chiesa predetta tre salme di terre in loco Oliveti, presso le terre del monastero de Baucio e presso la via che mena ad Andria. Poscia mostra il decreto dell'arcivescovo di Trani, mons. Iacobus, il quale gli dava facoltà di entrare in possesso dei beni. Intervengono come testi: « Iudex Lillus de Flore, d. Nicolaus Magistri Angeli Magnacte, Nicolaus Matheus de Gactis, sire Rogerius de Baro ». Si noti che per Monasterium de Baucio si deve intendere Mona-sterium S. Francisci, giacché proprio nel 1364, Giacomo del Balzo, principe di Taranto e Duca di Andria, chiamò dalla Bosnia in Puglia i Minori Francescani. (Vedi P. Bonaventura da Fasano: « Memorabilia minoritica », Bari, 1656). N. 314. A. D. 1365 (29 luglio; Indiz. Ili) - Barletta Cattedrale. Notaio: Iacobus magistri Nicolai. In seguito alla morte del testatore Nicolaus Iohannes Bastardus, gli eredi universali Andreas Bastardus e Calichus de Galiberto — quest’ultimo in luogo del figlio Rogerius, ancora minorenne — mettono in possesso di due case, lasciate dal defunto, i preti del S. Sepolcro e per essi il procuratore d. Iohannes de Palmerio. Delle due case una era posta in pictagio S. Sepulcri presso la casa di Romana de Cara; l’altra, che fungeva da taverna, era situata in pictagio Burgi presso la casa degli eredi di Palmerius de Comestabulo. Erano presenti i seguenti testi: il giudice « Nardus Iohannis Piczi, not. Nicolaus magistri Andree, Cobellus de Galiberto, Fanucius Mercualdus not. Iohannis, Masius de Galiano ».