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Codice Diplomatico barlettaxo
Ecclesie Sancte Marie presbiteri et procuratoris In Carolenis argenti sexaginta per unciam computatis, Unciam unam. In cuias rei testimonium et predictorum Archipresbiteri Cantorum Ecclesie et Capituli presens Instrumentum factum est etc. Quod scripsi ego predictus Thomasius puplicus per provincias ut supra notarius, qui predictis rogatus interini et meo signo consueto signavi. Superius autem ubi legitur mensis Ianuarii et alibi ubi legitur nostrum, abrasum et emen-datum apparet nemini vertatur in dubium, quia ego idem notarius abrasi scripsi et emendavi non vitio set errore, quia scribendo erravi. (Segnò).
     •f- Umfredus de Lauretta q, s. Iudex. (Segno).
    Notarius Andreas Magistri Spine testatur.
     -f- Antonius f. qd. Comiti Stephani testatur.
     -j- Mutius f. Iohannis de neapoli testatur.
N. 175.	A. D. 1342	(2 agosto; Indiz. X) - Barletta
Provenienza
Rogatario
Descrizione
Scrittura
Contenuto
Osservazione
Cattedrale.
Nicolaus Notarii Angeli de Flore not.
Taglio rettang: alt. m. 0,71; larg. m. 0,37. La pergamena è tagliata di parecchi centimetri lungo tutto il lato sinistro. Servì per avvolgere n. 38 pergamene del Pictazium Cambii (leggi a tergo). E bucherellata a capo con qualche macchia.
Gotica molto sciupata.
Il Giustiziere di Terra di Bari aveva dato ordine, dietro mandato Regio, di raccogliere le sovvenzioni per la flotta militare durante gli anni della IX e X Indizione, in Barletta. Masius Faresius, f. qd. Iohannis Faresii, non avea pagato le once 4 di oro secondo gli statuto Universitatis hominum terre Baroli prò locatione ....... Magni datii Gabelle Iummelle Baroli, e
    membrorurn suorum, da cui si sarebbero raccolre le somme. Perciò fu incarcerato in R egio astro Trani. La madre Arminia, relieta dicti Iohannis Faresii, la nipote Caterina e Cutia, di lui sorella (la quale si obbligava pure ad andar a custodire in Castro il detto fratello, perchè ammalato) permutano 9 vigne che possiedono in Citiso Stirpeti con vigne 4 più 12 once, che a loro offrono il giudice Umfredus de Lauretta d’accordo con la moglie Pascarella, f. Galgani Bonelli, allo scopo di pagare le quattro once e liberare il detto Masio dal carcere.
Dal 30 ottobre 1339 il Re Roberto aveva dato severissimi ordini alla Università di Barletta, per le esazioni residuali delle collette fiscali, e tra le altre pene dava obbligo di imporre anche la prigionia ai gabelloti debitori, compratori dei dazi della stessa città (vedi « Repertorio delle Pergamene di Barletta », n. XLV1II).
    Si tralascia il testo della pergamena perchè molto frammentario. Mancano le sottoscrizioni dei testi perchè tagliate. Segue la Notitia testium:
    Iudex Matlieus de porta, Cobellus de Tancredella, Iohannoctus de sansone, notarius Mercurius de herrico, notarius nicolaus manganus, notarius nicolaus grassus, Petrucius de sire Galgano, notarius nicolaus dictus checchus, Cobellus petri de lauretta, Franciscus de Lauretta et Angelus de lauretta et lillus notarii Thomasii. Il giudice del contratto fll Pascalis de Ambrosio.