13ó t>oo. Fonti edite della storia delta regione veneta dalla raduta dell’impero romano sino alla fine del secolo x, Appendice m, di Carlo Cipolla. (Nei Monumenti storici editi dalla R: Deputazione veneta di storia patria, Serie Quarta, Miscellanea, Voi. in) — Venezia, Visentini, 1884; pp. 27, 4°. (B.C.U.) La bella opera bibliografica del Cipolla, seguita dalle due prime appendici, fu già ricordata (V. n. 710). Qui nulla sfugge all’autore che sia venuto a sua cognizione dal 1883 in poi. Naturalmente una parte importante ha la bibliografia friulana, toccandosi di Paolo Diacono, di Rodgaudo, di Berengario I, delle famose cronache veneziane illustranti la storia di Grado, di Aquileia, di Sesto (pag. 8), di Cividale o Friuli. ìooo. Dismontaduris et morgengabium, documenti friulani dal 1242 al 1384, editi da Antonino di Prampero. (Nozze Schiavi-Bressanutti)— Udine, Doretti, 1884; pp. 23, 8°. (R.O-B.) Due noti costumi nuziali del medio evo consistevano nei doni fatti dal marito alla sposa quando discendeva dalla cavalcatura alla soglia della nuova casa, e la mattina dopo la celebrazione delle nozze quando trovasse la moglie incorrotta. Però nei documenti friulani havvi esempio di un terzo dono fatto, in prova di fiducia, la sera stessa delle nozze e chiamato antelectum, il qual dono forse era sostituito alle dismontaduris o discensuris, trovandosi sempre nominato in questi documenti insieme al morgengabiura. Gli atti qui raccolti che convalidano il dono, consistente al solito in denaro, ma talvolta in terre e perfino in cavalli, sono in numero di 31; dei quali 20 datati da Gemona, 4 da Udine, uno per ciascun luogo da Maniago, Tolmezzo, Venzone, Toppo, Varino, Faedis. (V. n. 1114 e 1115) ìooi. Documenti del terzo escavo del canale di San Marco o Brerdella da Montereale al Musile, publicati dal dott. Giuseppe Petrucco. (Nozze Brusasco-Cossettini) — Pordenone, Gatti, [1884]; pp. 14, 8°. (R.J. U.) Furono tratti dall'archivio privato Maniago in Maniago, e si riferiscono all’anno 1596 in cui, dopo anteriori esperimenti mal riusciti, si cavò l'aqua per la Brentella dai canale di Aviano dedotto da Nicolò di Maniago fino dal 1445. I documenti sono cinque; l’ultimo è del 1599.