204 fiutò la condotta di Portogruaro. Fece il suo testamento, che oggi si publica, nell’11 aprile 1505, ordinando di essere sepolto col fratello, premorto, nella maggior chiesa di Spilimbergo, alia quale lasciava alcuni codici latini oggi perduti, e costituendo suoi eredi universali gli altri fratelli e i nipoti. Il documento fu tratto dall'archivio notarile di Udine, in atti di Eugenio Tacito notaio di Spilimbergo. — Vedi nella Rivista critica della letteratura italiana, Anno ii, giugno 1885, n. 6, un articolo di Salomone Morpurgo. 1143. Lettere inedite di illustri scienziati al dott. Andrea Comparetti professore nell' Università di Padova. ( Per ingresso di Don Dionisio de Zan a parroco di Morsano) — Portogruaro, Ca-stion, 1885; pp. 19, 8°. (R. O-B.) Il Comparetti naque in Visinale del Friuli nell'agosto 1746 e mori in Padova il 22 dicembre 1801. Colà, fino dal 1782, fu primo professore alla cattedra di medicina teorico-pratica, da lui promossa. Publicò parecchie opere scientifiche. Nel seminario vescovile di Concordia si conservano autografe 69 lettere a lui dirette da celebri scienziati italiani e stranieri. Delle cinque lettere ora edite dall’ab. Venanzio Savi, due sono dell'ab. Ruggero Boscovich, una dell’ab. Lazzaro Spallanzani, una di Antonio Scarpa, una di Carlo Bonnet. 114». Cenni sull’abate Giampietro Della Stua di Ampezzo della Camih, per il m. r. don Ferdinando Blasich. ( Per ingresso di D. Domenico Vidoni a parroco di Ampezzo)— Udine, Patronato, 1885; pp. 15, 8°. (R. O-B.) Premessi alcuni nomi di ecclesiastici friulani che nel secolo passato si occuparono di storia patria, specialmente ecclesiastica, il Blasich viene a parlare di Giampietro Della Stua, nato intorno il 1733. Fu in Udine per nove anni prefetto del Collegio dei nobili, diretto dai Barnabiti, mentre era preposto a quella comunità il padre Angelo Maria Cortenovis, e divenne poi segretario dell'arcivescovo Gradenigo, finché nel 1783 fu eletto canonico di Cividale, donde, due anni dopo, passò parroco a Risano fino alla morte avvenuta nel 1793. Il Blasich trova il destro di inserire nella breve vita del Della Stua qualche notizia sui signori di Nonta in Carnia, il cui castello, distrutto da Nicolò di Lussemburgo per vendetta della uccisione del patriarca Bertrando, diede, con altri di quei