104 notizia. La vita intima dei gentiluomini di campagna nel Friuli vi è sinceramente illustrata nella Cronaca, la quale può servire molto bene per la storia economica, trovandovisi annotati i prezzi delle derrate, prima e dopo la carestia del 1528. Veramente le importanti notizie locali cominciano dal 1527. È parlato diffusamente dei Sa-vorgnani, richiamando fatti storici*di tempi anteriori. Alla domanda della Signoria per avere 7500 ducati, il nostro cronista invano si oppose: « pertanto io protesto coram Deo che se ne hanno messo il iugo da questa servitù perpetua, che mai non fui consentiente e per mi saria andato fin in Turchia a dolermi (pag. 24). » Ecco una franca parola: non c’è bisogno di dire che i signori di Spilim-bergo rimpiangevano la scemata indipendenza dei castellani. Particolari interessanti ha la Cronaca sul passaggio di Carlo V pel Friuli nel 1532: agli ambasciatori veneziani presso S. Daniele rispose: «io tengo in buon conto quel senato come tengo il mio fratello e ringrazio del tutto (pag. 28). » L’imperatore fu a Spilitnbergo il 25 ottobre con più di mille cavalli: alloggiò per tre notti in casa di Odoardo di Spilimbergo, e in casa del cronista fu ospitato Antonio de Leva, « con bocche più di 100. » Mangiarono 1766 pani e dieci orne di vino ed altro per 48 ducati, ma « mi dette solum scudi 16. » In benemerenza Carlo V fece cavalieri tre dei signori di Spilimbergo, compreso Bartolomeo, bambino di sette mesi che « quando fu fatto cavaliero piangea e la baia che era li li dette la tetta (pag. 30). » Il cronista ritrae bene l’aspetto, il vestito e il portamento di Carlo V che « camminava alla bona, da bon compagnon. » « Manzava solo e manzava cum prestezza.... beea ben et mangiava bene, disse che tanto che ha stato in Italia non mangiò melior pan che qui. Ostrege mangiava molto, non se fea trinzar in tavola altro che il pan: le imbandison portavano integre in tàvola : senza piron mangiava. In lo bicchier era erbe videlicet pimpinella e altre erbe, osmarin, buzulosa (pag. 31). » E queste notizie corrispondono appieno a quello ohe per altre fonti si sa di Carlo V. Poco appresso passarono da Spilimbergo 5mila cavalli imperiali. Alcuni proverbi ed altre annotazioni del cronista chiudono il curioso cimelio. — Ne scrisse il Giussani nella Patria del Friuli, 8 settembre 1884, n. 215; Aldus in appendice al Cittadino italiano, 13-14 settembre 1884, n. 208; e il Fanfulla della Domenica, 5 ottobre 1884, n. 40.