i 28 í>c*o. Un maestro di scucia in Udine sulla fine del secolo xv, notizie e documenti per il dott. Vincenzo Marchesi. (Nozze Borelli-Felicinovich) — Udine, Seitz, 1884; pp. 26, 8° gr. (R. 0-B.) Fatte alcune considerazioni sulla coltura in Friuli fino dal tempo dei duchi, come può dedursi dall’editto di Lotario, dove è cenno di Cividale, e rammentati Paolino d’Aquileia e Paolo Diacono, considerata la oscurità letteraria dei secoli che corrono dalla morte di Carlomagno a Pagano della Torre, il Marchesi nota un certo risveglio sotto questo patriarca e sotto Raimondo della Torre e affronta finalmente l’argomento segnato nel titolo, traendo le sue notizie da una nota opera sulla letteratura friulana (V. Ongaro Domenico, Indice i) e da tre documenti ricopiati dagli Annali ms. della città. L’autore tocca delle materie scolastiche a que’ tempi, dei libri di testo, degli esami, ma il suo discorso si volge a Bartolomeo Uranio da Brescia maestro di retorica che fu chiamato nel 1468 da Cividale a Udine, dove si fermò a più riprese come insegnante insieme ai suoi figli, con la licenza di tenere dozzinanti, ma senza compenso e purché fossero figli di cittadini udinesi. Gli Uranii, accusati di trascu-ranza, suscitarono un partito a sè contrario, capitanato dal notaio Bernardino da Lovaria, furono licenziati definitivamente nel 1495, e Bartolomeo si ritirò presso il rinomato umanista conte di Porcia. í»f-iT. La scuola d‘*Instituía Inris» fondata in Udine nel secolo xv, ricerca di Giuseppe Occioni-Bonaffons, con 15 documenti inediti. (Nel volume: Pt'ose e Vei'si per nozze Schiavi • Bressanutti, pag. 7 e segg.) — Udine, Doretti, 1884; pp. 27, 4°. (R. O-B.) Accennato al movimento prodottosi in Friuli nel secolo xiv per la fondazione di scuole superiori in Cividale e nella stessa Udine, e al tentativo di avere in quest’ultima città alcune cattedre speciali che funzionarono incompletamente, l’autore cita il primo documento del 1354 suU'insegnamento dell'arte notarile in Udine affidato a maestro Salatino, e passa a chiarire che la scuola à'bistituta, o di elementi di diritto romano, risale, come progetto, al 1433 e come esecuzione al 1494. Il primo insegnante ne fu Giacomo Florio, e successivamente Francesco Sbroiavacca, Andrea Belgrado, Bartolomeo Suardo. Dopo un’interruzione, troviamo nel 1518 Odorico Merlato, e, dopo altra più lunga lacuna, Giovanni Fontanabona nel 1551, morto, durante la seconda condotta, nel 1556. Nuova sospensione della scuola fino al 1575 in cui fu assunto, certo per tre trien-