77 sunte e commentate le idee di sei scrittori di cose militari intorno all’ardente questione. Colui che con più coraggio di tutti ha segnalato il pericolo della frontiera indifesa e non difendibile com’è attualmente, fu Giuseppe Perrucchetti che nel 1882 publicó a Roma un’opera Del metodo negli studi di difesa dello Stato. — Ne scrissi anche nella Cronaca della Società Alpina Friulana, Anno ni, pag. 300 è il Friuli ne parla, 14 gennaio 1884, n. 12. 884. Marco Antonio Canini. — Lettera a Domenico Spanò -Bolani sulla questione del confine orientale dell'Italia. (Estratto dal Tempo, 29 e 30 gennaio 1883) — Venezia, «Tempo,» 1883; pp. 10, 16°. (S.A.F.) È una lettera polemica che non aggiunge nulla di nuovo alla importantissima, vitale questione del nostro confine orientale. Afferma l’autore, fra molte altre cose che non si contengono nel titolo, che la rivendicazione della Venezia Giulia deve formare parte integrante e principalissima del nostro programma nazionale, ma nega che ciò possa ottenersi con una lega con l’Austria, la quale implicherebbe la complicità dell'Italia a lasciar cadere sotto il giogo austriaco alcune popolazioni d’Oriente che hanno diritto all’indipendenza. 885. Sul Piare e (sul) Tagliamento, esempi di virtù militari e cittadine proposti agli alpini del Cadore e (del) Friuli. — Udine, Bardusco, 1883; pp. 96, 16°. (S.A.F.) Autore di questa patriótica raccolta è l’avv. Ernesto d’Agostini. • Anche gli esempi del Cadore, che talvolta si estendono ad altri siti della provincia di Belluno, interessano più che indirettamente il Friuli. Sono questi in numero di 21 e cominciano nel 1346 col nome di Federico Savorgnano. Più numerosi (32) sono gli esempi tolti da Val Tagliamento, indicazione anche questa assai generica. Vi sono raccolti degli episodi alti e commoventi di grande valore: le notizie risalgono al tempo di Girolamo Savorgnano che diede prove insigni di sè del 1487 al 1514: per le guerre della lega di Cambrai sono recati innanzi 7 esempi; per quella di Gradisca, 4; 1 per Lissa, nel 1811, in cui mori combattendo il capitano Duodo; per le guerre del 1848-49, 9; per le ultime guerre d’indipendenza, 11. Molti dei friulani nominati trovarono la morte sul campo di ^attaglia. — Ne scrissi anche nella Cronaca della Società Alpina Friulana, Anno in, pag. 301, e il Friuli, 23 gennaio 1884, n. 20, riporta, sull’argomento, un articolo della Rivista militare italiana.