45 rocchia se non altro per quanto si riferisce al titolo canonico « De se-pulturis,» e perciò tutti i parroci urbani, rispetto ai defunti delle loro parrocchie, sono de iure parroci del cimitero comunale. Nel principio della dimostrazione è asserito che il patrono della chiesa del cimitero è la comunità di Udine, la quale ivi trasferì titolo e rendite deU’elegantissimo tempietto sotto la loggia di S. Giovanni il quale era stato, edificato e dotato da Francesco Venuto di Nimis abitante in Udine e ufficiato da un cappellano con attribuzioni regolate dal-1’¡strumento 6 dicembre 1386. La pietra augurale dell’attuale tempio del cimitero fu posta nel 29 marzo 1818; la consacrazione si fecé nel 24 giugno 1833. Anche di questo opuscolo è autore don Luca Madrassi. sio. Barcandus o Bercandus?, articolo di Giambattista Salmoni. (Nell'Archivio Veneto, Tomoxxiv, pag. 177 e segg.) — Venezia, Commercio, 1882; pp. 8, 8°. (R.O-B.) Nell’esaminare una publicazione documentata del di Prampero (V. n. 620), il Salvioni non aveva saputo spiegarsi ¡1 significato delle parole barcandus e bercandarii che ricorrevano frequenti negli atti friulani tra il 1324 e il 1368. Ora è lieto d’avervi trovata l’analogia col tedesco Barchent (fustagno) e coi Barchentweber ( labricatori di fustagno o fustagneri) nominati a Francoforte nel secolo xv: tali parole si sospettano derivate dall'arabo. Sono da prendersi in considerazione anche le parole simili: bai'ricanus o coperta da letto e baracane, specie di panno. 820. Società geografica italiana. — Studi biografici e bibliografici sulla storia della geografia in Italia, publicati in occasione del III Congresso Geografico internazionale. — Volume i: Biografia dei viaggiatori italiani colla bibliografia delle loro opere, per Pietro Amat di S. Filippo; Volume n: Mappamondi, carte antiche, portolani ed altri monumenti cartografici specialmente italiani dei secoli xm-xni, per G. Uzielli e P. Amat di S. Filippo. — Edizione seconda. — Roma, tip. Romana, 1882; pp. xi-742, xxvi-325 o compì. 1134, 8°, con tre carte itinerarie. (S.A. F.J Il volume secondo quasi nulla contiene che interessi in particolare il Friuli e bisognerebbe per ciò fermarsi a taluna della 524 carte di cui è dato l’elenco. Ma in compenso il volume primo si occupa con sufficiente abondanza dei viaggiatori friulani Odorico da Pordenone (pag. 85-98), Basilio da Gemona (pag. 456-457) e