44 di Alzeri si dice appartenuta all’adiacente monastero, forse dei Templari, e, soppressi questi, dai Gerosolimitani. Finalmente la chiesa di Chiusini (Casunico, Casuyni o Chiausini) fu eretta da un tal Blasone o Papaglir che, insieme a sua moglie, vi è sepolto in un angolo del pavimento e mori dopo il 1438, data del testamento che si publica da una pergamena della chiesa di S. Pietro. Fra i testimoni figura un Nicolino quondam Varintino detto Seccardo quondam Nicolino Tinon di Casunico che è il primo che si conosca, prima del quattrocento, della famiglia Seccardi, della quale segue l’alber» genealogico con alcune lacune. mio. Annuario ecclesiastico della città ed arcidiocesi di Udine per l’anno 1882. — Udine. Patronato, 1882; pp. 116, 16°. (C. B. U.) È da notarsi per la serie degli antistiti della chiesa aquileiese, poi udinese (pag. 3-8) che sono, fino a Popone, 51 ; fino alla caduta del potere temporale dei patriarchi, 32; fino ad oggi, 26: in tutti, compreso l’attuale arcivescovo, 109: v’ha però una lacuna nella serie tra gli anni 67 e 274. VAnnuario è notevole anche per l’elenco di tutti i 902 sacerdoti deU'arcidiocesi, coll’anno della loro nascita. hit. Sul santuario-parrocchia di Maria Incoronata delle Grazie in Udine, ora ne’ suoi parrochi di insegne prelatizie decorato, cenni e documenti. — Udine Jacob e Colmegna, 1882; pp. 19, 16’. (B. C. U.J I cenni storici sono ripetuti, con qualche variante, da altre pu-blicazioni (V. n. 205 e 227); ma i documenti sono il Breve pontificio, latino e volgare, in data 23 maggio 1882, col quale papa Leone XIII conferisce « hodierno Parocho » (Giuseppe Scarsini) « et successoribus perpetuum in modum, ut violaceas vestes cum zona ejusdem coloris, et lineum amiculum manicatum, seu uti dicunt rocchetum, nec non focale seu collare, lemniscum (nastro) et flocum violacei coloris ad galerum, ejusdem coloris tibialia (calze) gestare libere liciteque possint et valeant. * L’opuscolo è di don Luca Madrassi. «18. Estra-territcn'ialità del cimitero comunale di Udine, di Un cittadino. — Udine, Cosmi, 1882; pp. 15, 8°. (C. B. U.) Si prova l’assunto che il cimitero comunale gode il privilegio dell’estra-territorialità, non riconosce dipendenza da qualsiasi par-