168 Furono publicate da Gregorio Braida e dai fratelli Joppi che ricavarono le prime da un ms. originale nell’archivio Concina in S. Daniele e le altre dai quaderni -aquisti della famiglia Fomentino, ora presso l’avv. Francesco di Caporiacco. Il Codorosso nota i disordini atmosferici e come nel 1499 per una burrasca cascasse il tetto del palazzo comunale di Gemona. Il primo dei Formentini parla della famosa zobia t/rassa di Udine nel 27 febraio 1511, della morte violenta di Giorgio della Torre in Carniola e delle fazioni in Friuli nel 1514 e 1516 e come egli fosse condotto prigione a Marano. Girolamo Formentini si occupa invece del mal tempo ricordando, ad esempio, come nevicasse in Gemona il 25 aprile 1600. io* i. Matrimonio principesco sti¡minto a Gemona nel 1204, memoria inedita dell’abate Giuseppe Bini, publicata per cura di Antonino di Prampeko. (Nozze Elti-Zignoni = Rubini) — Udine, Doretti, 1885; pp. 19, 8°. (R. O-B.) Il Bini nato in Vanno (rettifica, n. 277) fu segretario del ce. Girolamo Colloredo governatore di Milano e, dal 1739 fino alla morte, arciprete di Gemona. Esso ricopia dalle Antichità estensi del Muratori (parte i, cap. xxxix, pag. 379) lo strumento dotale di Alisia figliuola di Rinaldo principe d’Autiochia, di Castiglione e di Monreale (Karek in Arabia), sposa ad Azzo VI marchese d’Este l’anno 1204, stipulato nella chiesa di Santa Maria di Gemona (pag. 10-12), e lo comenta. Nel discorrere degli antenati di Alisia o Adelaide, il Bini tocca una pagina interessante della storia delle Crociate, e viene al punto della decapitazione di Rinaldo per mano di Saladino. L’orfana Alisia corse allora a rifugio presso sua sorella Agnese, moglie di Stefano III re d'Ungheria. Se ne invaghi, benché da lontano, il marchese d’Este, vedovo di Leonora di Savoia e mandati alla corte di Americo re d’Ungheria, figlio e successore di Stefano, quattro ambasciatori, questi ottennero l’assenso alle nozze, scortarono la principessa nel viaggio d’Italia, e furono incontrati dal marchese d’Este in Gemona, dove, nel i 149, erasi fermato Corrado III reduce dalla seconda crociata. L’Estense era accompagnato da cavalieri padovani, veronesi e ferraresi: e vi si ritrovò anche il patriarca d’Aquileia Pellegrino II, che congiunse in matrimonio i due principi nel 21 febraio 1204 nella chiesa predetta. Alisia viveva ancora nel 1235. — Ne discorre Antonio Medi» nella Ribista critica della lettei'atura italiana, Anno n, giugno 1885, n. il.