184 Bibliografìa friulana mentre alla Bibliografia italiana, chi possa, in tanto cumulo, raccoglierli, spettano i lavori moltissimi che in Italia e fuori uscirono in luce per ricordare la vita, e i meriti scientifici, politici e morali dell’insigne uomo di Stato, che l’Italia ha perduto nel 14 marzo 1884. Questa relazione, oltre i due discorsi del preside Misani e del professore Falcioni, porta una succosa biografia del Sella, nato in Biella (Valle superiore di Mosso) da Maurizio e Rosa Stella, nel 7 luglio 1827, ottavo di venti figli. Lo scritto reca le quattro iscrizioni che, ad onore del Sella, si leggono in quattro luoghi della città di Udine. Il Consiglio provinciale affisse la sua al palazzo della prefettura; l’Associazione costituzionale ricordò che, nelle sale dell’albergo d’Italia, il Sella, nella notte 9 agosto 1866, riusci ad impedire che, mentre stava conchiudendosi la tregua, la città fosse un’altra volta invasa dagli austriaci ; la Società operaia ricordò il suo fondatore e presidente onorario; l’istituto tecnico volle eternata del pari la memoria di Colui sotto il cui nobile auspicio esso sorgeva. È qui riportata una lettera ufficiale del Sella, con la quale caldeggiava la fondazione dell’istituto. « Il Friuli è per l’Italia » scrive egli fra altro « una sentinella avanzata che bisogna subito munire d’un fortino, che sia armato subito a lunghissima portata» come sono le cattedre e gli utili insegnamenti. » Un accenno all’opera del Sella in Friuli leggesi nelle Parole dette dal prof. T. Taramelli in seno al R. Istituto Lombardo nel 20 marzo 1884, Milano, Bernardoni, 1884; pp. 12, 8°. iios. Cenno stot'ico della Chiesa Libei'a di Udine, di Anonimo. (Nel Piccolo Messaggero, 16 gennaio 1885, Anno x, n. 2.) — Milano, tip. economica, 1885; col. 4, fol. (R.O-B.) L'articolo è illustrato dal prospetto del tempio evangelico in Udine, in via Mercato vecchio. La storia recente risale al 1866 quando Damiano Bolognini venne a predicare nella nostra città: seguono i nomi degli altri preposti alla nuova chiesa, che si distinguono in ministri e in evangelici laici: fra i primi ebbe fama G. B. Zucchi morto a Moggio nel 1880, il quale aveva pensato alla costruzione del tempio stabile che fu inaugurato nel 7 dicembre 1884. V'. Illustrazione di Udine, edita dalla Società Alpina Friulana, Udine, Doretti, 1886, pag 99-101.