41 -4flt «io. Le carte del mille e del millecento che si conservano nel r. Archivio notarile di Venezia, trascritte da Baracchi Antonio. (HbWArchivio Veneto, passim, tra il Tomo vi, 1873, e il Tomo xxu, 1881) — Venezia, Commercio, 1880, 1881; pp. 5, 8°. (R. 0-B.) Dei centoventuno importanti documenti (dal 1038 al 1199), presentati da Rinaldo Fulin in una di quelle mirabili prefazioni, che dissimulavano le profonde ricerche dell’erudito dietro i pregi dello scrittore facile e attraente, cinque soli hanno attinenza al Friuli e sono (Arch.Ven., Tomo xx, pag. 314-315) il xcvi (11 fe-braio 1192), cioè una concessione di papa Celestino III a Giovanni patriarca di Grado di poter trattenere alcune decime presso Costantinopoli; {Arch.Ven., Tomo xxi, pag. 315-321) i cxx e cxxiv, datati da Aquileia (13 settembre 1197 e 3 aprile 1198), in cui Bernardo da Cerclaria dichiara aver venduto a Sebastiano da Caorle quattro azioni di una nave, e si obliga di pagare lire mille al doge di Venezia se non mantenesse un patto scritto, e i cxxn e cxxm (novembre e decembre 1197) che sono attestazioni d’investitura d’immobili a favore di Pellegrino da Livenza.