49 Nuova Serie, Voi. vili, pag. 401 e segg.) — Trieste, Herrmanstorfer, 1882; pp. 43, 8°. (R. O-B.) Quattordici documenti accompagnano questa minuta ricerca su Santo dei Pellegrini, di antica famiglia triestina, de li tredis ciasa-dis, intimo di Pierpaolo Vergerlo il seniore. Il terzo, del 1399, interessa anche il Friuli naturale, essendovi nominato Antonio dei signori di Visnivico del Coglio, «di Ritisbergo feudatarii del conte di Gorizia. Antonio nel 1385 fu ambasciatore dei Cividalesi a Francesco da Carrara, mentre Santo dei Pellegrini era capitano in Cividale. Nel primo documento era già notato come Santo stesse per abbandonare Trieste nel 1383 come partigiano del patriarca, e forse vi fu indotto dalla congiura avvenuta in quella città contro il dominio patriarcale: l'anno dopo il Pellegrini trovasi infatti in Friuli. Blenghio cancelliere del comune di Trieste non ha attinenza alcuna con la storia friulana. froposle di alcuni cittadini pei* erigere un icmuwento a Giovanni Ricumatore detto da Udine, raccolte da Antonio Picco pittore. — Udine, Bardusco, 1882; pp. 15, 8°, col ritratto di Giovanni da Udine. (C.B. U.J Il ritratto è di mano del Milanopulo, e il libro ricorda e riproduce la lapide che, per iniziativa del prof. Bonini, l’Accademia di Udine pose sulla casa di Giovanni Ricamatore (V. n. 351), e accenna al monumento che sarebbe da inalzarsi nel 1887 in occasione del quarto centenario dalla nascita di questo grande scolare ed amico di Raffaello. Fino dal 10 febraio 1828 anche il prof. Bassi aveva publicato un programma perchè fosse eretto un busto a Giovanni da Udine; più tardi l'idea del busto si mutò in quella del monumento, ma non trovò allora caldi proseliti. In questo lavoro è ridetta la vita di Giovanni ed è dato un elenco delle opere che di lui si conservano, pitture e stucchi a Venezia, Udine, Cividale, Colloredo, Spilimbergo, Zoppola, opere d’architettura a S. Daniele, Cividale, Udine. t3S4>. Un eroe friulano. (Nella Patria del Friuli, 14 dicembre 1882, n. 297) — Udine, Jacob e Colmegna, 1882; col 1, fol. (li C.U.) Ricordo alquanto circostanziato della morte eroica di Agostino Stefani di Budoia, preso per spia, e lapidato nel 30 maggio 1819 dai suoi, mentre i difensori di Venezia, abbandonata Malghera, stavano 5