191 ha il senso etimologico non corrotto il quale deriva dal discendere della sposa alla casa maritale. Infine descrive l’uso del Iraghett o serraglio che in Piano d’Arta in Carnia si fa innanzi alla casa dello sposo e forse ricorda la condizione dei servi sotto i barbari (pag. 14-15). ilio. Documenti goriziani dei secoli xne xin, raccolti da Vincenzo Joppi. (NeWArcheografo triestino, Nuova Serie, Voi. xi, pag. 377 e segg., Voi. xn, pag. I e segg.) — Trieste, Herrmanstorfer, 1885; pp. 118, 8°. (li. O-B.J Raccolta importantissima di 63 documenti quasi tutti inediti, che vanno dal 1438 al 1299 e furono ricavati dall'instancabile dottor Joppi da svariatissime fonti, cioè in Vienna dall’archivio di Stato (19); in Udine dalla biblioteca civica (14), dall’archivio capitolare (7), dal notarile (4), dalla collezione Joppi (3), dall’archivio Brazzà (1); in Venezia dall’archivio di Stato (8) ; in Cividale dall’archivio del capitolo (5) ; in S. Daniele dalla biblioteca (2). Fra questi documenti ce ne sono di capitale importanza, indispensabile materiale pel futuro storico del Friuli che voglia discorrere i fatti speciali della contea di Gorizia prima della fine del secolo xv, epoca del suo passaggio in casa d’Austria. Per non parlare degli atti di donazioni, investiture, vendite d’avvocazie ed altri diritti signorili, vendite semplici, si notano qui dei veri trattati politici, cioè paci, leghe e compromessi. Le relazioni tra i patriarchi d'Aquileia, signori feudali e i conti di Gorizia, loro avvocati, sono da questi documenti meglio chiarite, e molti luoghi del Friuli, come Marano, Montereale, Latisana, Pordenone, Cormons, Monfalcone, Venzone vi trovano una illustrazione di fatti nuovi o mal noti. Un indice dei nomi gioverebbe molto le ricerche; ma siccome questa è una prima serie di documenti goriziani è da sperare che, ultimato il lavoro, che infatti continua nei successivi fascicoli deW'Archeografo, esso possa esserci dato dall’egregio raccoglitore, che cosi ci prepara gli elementi del desiderato Codice diplomatico goriziano.— Ne parla il Blasich in. appendice al Cittadino italiano, 16-17 novembre 1885, n. 259. il i“• lndices ehronologici ad Rerum italicarum scriptores quos Ludovicus Antonils Miratorius collegit, scripserunt Joseph Calligaris, Johannes Filippi, Carolus Merkel, taurinensis Athenaei Alumni, operis moderamen sibi susceperunt Carolus Cipolla, An-