141 ioi!3. È in casa?.... visite di Iolin, libro di Giovanni Cavazzi Spech. — Roma, Sommaruga, 1884; pp. 241, 16°. (G.S.M.) Contiene questo volume ventidue bozzetti di illustri contemporanei italiani viventi a Milano, ma il libro è oggi quasi irreperibile e lo stesso suo autore mori violentemente a Milano nel 9 aprile 1887. Fra i ritratti si legge pur quello di Graziadio Ascoli (pag. 205-209), insigne glottologo e orientalista di fama mondiale e pur tanto semplice e cortese di modi. — La descrizione della visita al professore Ascoli è riprodotta nell’appendice del Carriere di Gorizia, 12 novembre 1884, n. 91, col. 8, che vi aggiunge qualche notizia sulla casa in Gorizia dove « l’Ascoli naque, visse gli anni più belli della giovinezza, e in lui si maturò l’uomo, il pensatore, lo scienziato.» A questo punto ricordiamo le notizie che dell’Ascoli si leggono nel Dizionario biografico degli scrittori contemporanei del De Guber-natis, Firenze, Le Monnier, 1879, pag. 63-64, e l’articolo, preceduto da uno stupendo ritratto, .che la Illustrazione italiana, 14 novembre 1886, n. 47, gli dedicò per celebrare il venticinquesimo anniversario dalla prima lezione di storia comparata delle lingue, tenuta da» lui nel 25 novembre 1861 all'Accademia scientifico-letterario di Milano -dove sempre insegnò. In quella occasione quasi tutti i giornali di Europa si occuparono dell’Ascoli, ripetendone le lodi. Egli naque nel 16 luglio 1829; e pel 56° compleanno comparve nel Corriere di Gorizia, 18 luglio 1885, n-, 57, col. 4, fol., un articolo del sig. Antonio Grion, datato da Trieste, 16 luglio, e contenente particolareggiate notizie sul nostro glottologo. 1013. Il dott. Giuseppe Iialdissera, commemorazione letta dal prof. Giovanni Ci.odig. (Negli Atti dell'Accademia di Udine, pel triennio 1881-84, Serie ii, Voi. vi, pag. 175 e segg.) — Udine, Do-retti, 1884; pp. 4, 8°. (R. 0-B.) Mori in Udine nel 13 gennaio 1884, ed era sul fiore della virilità. Fu medico e igienista di ingegno acuto e sottile, bene addentro nell’arte sua, fornito di soda coltura; e la manifestò nei pochi ed eletti scritti che diede alla luce. Fautore ardente della cremazione, anzi fra gli iniziatori del forno crematorio nel cimitero di Udine, volle fatalità che la malattia rapida e violenta gli impedisse di riconoscere il proprio stato, e di disporre che la propria salma fosse incenerita, ad esempio altrui, dal fuoco purificatore. — Una necrologia biografica del Baldissera si legge nel Giornale di Udine, 14 gennaio 1884, n. 12.