18 1874 ( V. Volume i, pag. 152- 167). 758. La pia opera del suffragio o congregazione delle anime purganti nella parrocchia di S. Giacomo maggiore apostolo di Udine. — Udine, Jacob e Colmegna, 1874; pp. 112, 8°. (C. B. U.) Sotto un titolo modesto, questo libro messo insieme da don Luca Madrassi ha un grande valore per la storia della città e per 10 scopo speciale a cui fu rivolto. Si risale alla tradizione che vuole esistesse dopo il 1200 una cappelletti dedicata a S. Lorenzo presso la seconda cinta della città, accanto all’attuale sacrestia di S. Giacomo. La piazza Mercatonuovo, allora era un prato dove si eseguivano le sentenze capitali. Fino dal 2 febraio 1314 è cenno della fraterna di S. Giacomo dei Pellizzari, dai conciatori di pelli che diedero il nome a una antica contrada li appresso. La fraterna ebbe scopo religioso e di mutuo soccorso : i copiosi suoi rotoli cominciano dal secolo xiv e sono tenuti senza interruzione dal 1445, con grande esattezza. La fraterna fondò l’ospizio dei Pellegrini nella casa in via Paolo Sarpi, n. 9: i pellegrini maschi erano accolti in uno stanzone al pian terreno; le pellegrine in un altro al primo piano; la prioressa stava al secondo, ma a questa successe nel 1593 il gastaldo (vulgo nonzolo) di S. Giacomo. I pellicciai di Udine e di Cividale tenevano il loro speciale mercato sotto la Loggia di Cornun fino dal tempo della sua costruzione. — Quanto all’epoca della fondazione della chiesa di S. Giacomo, il Madrassi, correggendo il Ciconi, la pone al 1370, e 11 primo ampliamento al 1398. Eravi allora in Udine la sola parrocchia di S. Maria Maggiore della Collegiata (oggi il Duomo), -il cui capitolo riconobbe la fabrica della chiesa di ragione dei Peliz-zari, cui spettava la nomina del cappellano. Mastro Bernardino quondam ser Martino Bartolini da Marcote presso Lugano, taglia-pietra proto, l'autore della Loggia di S. Giovanni, architettò la elegantissima facciata di marmo dal 1525, aggiungendovi il primo orologio publico in Udine (quello della Torre di San Giovanni fu deliberato due anni dopo). I patriarchi d’Aquileia prendevano possesso dal poggiuolo della facciata stessa, e l’uso, poi abolito, fu praticato dai due soli patriarchi Marino e Giovanni Grimani. Nel 1595 le parrocchie di Udine divennero sette, fra le quali S. Già-