34 1880 (V. Volume i, pag. 271-300). TOC». Del museo d'antichità d’Aquileia, brevi cenni storici di Enrico Majonica. (Nell’appendice all’Osservatore triestino, 27 gennaio 1880, n. 21) — Trieste, Llovd austro-ungherese, col. 4, fol. (B. C. T.J Risulta da questi interessanti cenni che la prima idea di un museo publico d'antichità in Aquileia risale all’epoca francese, quando, auspice il principe Eugenio e per opera di Stefano Maria Siauve e del pittore udinese Leopoldo Zuccolo, fu aperto nel Battistero de Pagani. Lo ebbe poi in custodia, sotto l'Austria, Girolamo Moschet-tini, ispettore degli argini. Morto lui, la raccolta, che frattanto erasi di molto accresciuta, cominciò a sperperarsi, e il comune di Aquileia avendo chiesto ripetutamente, ma invano, si rifondasse dallo Stato il museo, ne eresse uno proprio nel 1873, essendo sovvenuto dal governo e da’ privati di generosi sussidii. L’articolo si conchiude accennando alle pratiche per la istituzione, avvenuta nel 1882, del nuovo Museo di Stato. ror. H bagno termale di Monfalcone, studi ed osservazioni di Ferdinando dott. Tamburoni med.-ckir.-ost.-comunale e direttore dei bagni. — Trieste, Lloyd austro-ungherese, 1880; pp. 38, 8°. (C. B. U.) Non manca in questi studii, essenzialmente medici, la parte storica. Le terme erano rinomate ai tempi romani, come lo provano gli antichi scrittori, specialmente Plinio, e gli scavi, che misero in luce vasche a mosaico, lapidi, monete e medaglie e tubi di piombo con scrittovi Aqua Dei et vitae. I barbari distrussero le terme. Fattane ricerca, furono ristabilite nel 1433 dal nobiluomo Francesco Nani primo podestà veneto a Monfalcone: ciò s’impara da una lapide tuttora esistente. Riattate un’altra volta nel 1799, ebbero grandi miglioramenti nel 1840 e nel 1808. La prima analisi nota risale al 1795.