sL • * 201 U35. La famiglia nobile de Radieucig, articolo di Anonimo. (Nell’appendice della Rassegna, 5 dicembre 1885, n. 15) — Gorizia, liariana, 1885; col. 5, fol. (C. L. AI.) Di questa famiglia estinta che, originaria dalla Bosnia, fu nel 1005 aggregata alla nobiltà patrizia della contea goriziana, dà alcuni cenni l’anonimo autore, cominciando da Pietro e Michele, primi stabilitisi fra noi. Essi prestarono una grossa somma ai conti della Torre per riscattare dai Turchi un Torriani caduto prigioniero di guerra. Si divisero poi in due rami, di cui il baronale si estinse nel secolo passato, e il nobiliare nel 1809 con un Gianpaolo, carattere eccentrico e spirito satirico, che legò libri, stampe ed istrumenti di musica al museo provinciale di Gorizia. 113«. Onore al merito, per Giuseppe barone Fobmentini. (Nell’appendice della Rassegna, 20 dicembre 1885, n. 10) — Gorizia, liariana, 1885: col. 7, fol. (R. O-B.J Da una carta scritta nel 1775 dal barone Lodovico Rassauer, esattore della contea di Gorizia, si ricava la genealogia a bastanza circostanziata della famiglia goriziana Rassauer, il cui ultimo rampollo vivente è la baronessa Antonia. I Rassauer si chiamarono signori de Rassa dal nome di un torrente presso Gorizia e risalgono al 1300. Ebbero castello e lasciarono il nome italiano pel tedesco verso la metà del secolo xv : furono imparentati con molte nobili famiglie del Friuli, e quasi tutte, fino alla fine del secolo xvu, si illustrarono nelle guerre d’Europa: per la guerra gradiscana Viviano ebbe a soffrire nei beni di S. Andrea e Podigora; e il nipote Guglielmo, che nell’anno 1050 fu laureato in leggi a Padova, divenne giudice, poi esattore della contea, poi barone con privilegi per grazia di Leopoldo I imperatore. H37. Antiche nozze Tornane, premessa e documento di V. Joppi. (Nozze De Lutti -Felissent) — Udine, Patronato, 1885; pp. 8, 8° n. n. (B. C. U.J Bella stampa in carta rosa, dedicata dal co. Antonio di Trento. Le nozze, di cui si parla, non registrate dal Litta, sono del 10 aprile 1330 tra Antoniolo figlio di Giovanni della Torre e Antonia figlia del fu Filippo dei Lanzoschi conte di Lomello. Il matrimonio avviene per procura, temendo lo sposo il lungo viaggio e anche di dover passare per luoghi venuti in mano dei nemici Visconti. La