IX ed altrove, ma specialmente a Tolmino. In oltre si allargarono le cognizioni sulle strade romane principali e secondarie, con tale copia di dati da rendere presto possibile una nuova compilazione corretta della carta della regione veneta, pei tempi romani, imaginata dalla R. Deputazione veneta sopra gli studii di storia patria. Numismatica. — Naturalmente dal lavoro degli scavi trasse incremento la numismatica, sia pel rinvenimento di monete romane dell’epoca imperiale, che darebbero alla città di Udine un’origine più remota di quella attribuitale comunemente, sia per le monete patriarcali non meno copiose e importanti, dalle quali un valente nummologo tolse motivo di illustrare nuovamente la zecca tenuta in Friuli e fuori da quei potenti prelati. Topografia medioevale e moderna. — Alla descrizione grafica de’tempi meno antichi provedono il mirabile lavoro sulla Cartografia della regione veneta, e le descrizioni dei passi e delle fortezze, argomento che bene lumeggia le vicende politiche; anzi divennero oggetto di studio qualche fortezza in particolare, come Palma, o qualche progetto fatto a scopo di difesa, come a (.'dine, a Cividale ed altrove, da Beiforte sul Timavo ad Ariis e alle Torrate che fu degli Sbroiavacca, dal Pulfero alla Chiusa di Yen-zone e alla rocca Moscarda. Castelli. — L’argomento attraente dei castelli friulani, taluni vere fortezze, taluni paurosa dimora dei vecchi feudatarii della piccola patria, diede motivo a un celebre studio sui castelli di nome tedesco in Friuli, e a belle e complete monografie. Vanno ricordate fra le principali quella sul castello di Duino e sull’altro, affatto scomparso, di Cusano, e le larghe illustrazioni sopra Col-