59 aprile 1393 tra le parti avverse. A questo punto cade il tentativo di Giovanni di amicarsi i Veneziani contro gli stessi Udinesi, onde si stringono sempre più le file di quella congiura che riuscì all'uccisione del patriarca, nei pressi del castello di Udine, addi 13 ottobre 1394. Il giudizio finale che il Marchesi dà del patriarca Giovanni corrisponde alle premesse; e non si può dire che l’autore, nel tentare questa riabilitazione, abbia voluto adulare i tempi presenti che hanno ragione di mantenersi nell’ordine di idee seguite dai contemporanei del patriarca. Per assolvere il quale ci sembra che l'autore abbia giudicato troppo duramente la condotta dei suoi avversarii che pur combattevano per la libertà; mettiamo pure che gli uni e gli altri, per osteggiarsi, ricorressero a mezzi egualmente indegni. Alla scrittura con la quale Tristano Savorgnano accusava il morto patriarca fu risposto con la scomunica, non con altre ragioni che avrebbero dovuto mirare a difendere il triste governo di Giovanni di Moravia. Di questa pregevole, memoria parla il Valussi nell’appendice del Giornale di Udine, 9 ottobre 1883, n. 241. . Inventario del tesoro della Chiesa patriarcale d'Aquileia, compilato nel 1408, documenti publicati dal dott. Vincenzo Joppi. (Nell'Archivio storico per Trieste, VIstria, e il Trentino, Voi. n, pag. 54 e segg.) — Roma, Artero, 1883; pp. 18, 8°. (R. O-B.) Gli oggetti del tesoro aquileiese erano stati spesso venduti e impegnati nelle urgenze del capitolo e del patriarca stesso e molti sequestrati alla morte di Nicolò di Lussemburgo (V. n. (552). Quello publicato dal dott. Joppi è il più antico inventario, che ci rimanga, della chiesa d’Aquileia, e vi abbondavano i codici membranacei, di cui pochissimi stanno ancora nell’archivio capitolare di Udine. Vi erano ricchissimi i paramenti e le vesti sacerdotali, insigni per la materia e per il lavoro ; i veli omerali si ornavano allora col massimo lusso. I calici, pur registrati, erano stati rubati alla chiesa d’Aquileia il 3 aprile 1378, quando fu saccheggiata dalle truppe .carraresi condotte da Facino Cane. L’inventario fu tolto alla collezione ms. Rerum Forojul. Voi. 30, nell’Archivio capitolare di Udine. 84«. Inventari della chiesa patriarcale d’Aquileia dal 1409 in poi, documenti publicati dal dott. Vincenzo Joppi. (Nell’Are/ii»JO storico per Trieste, VIstria e il Trentino, Voi. n, pag. 149 e segg.) — Roma, Artero, 1883; pp. 23, 8°. (R. O-B.)