da quella di Sandaniele. e venendo fino alle più importanti, di Nicolò Maria Strassoldo pei secoli xv e xvi, di Roberto di Spilimbergo pel xvi e di Cristoforo di Pram-pero pel xvn: anzi la seconda offre particolari curiosi sul viaggio di Carlo V attraverso il Friuli nel 1532. In oltre le famose cronache veneziane, sulle quali si esercitò recentemente la valorosa critica forestiera e nostrale, danno elementi preziosi alla storia meno recente della regione friulana. Annali. — Sotto questo nome vanno distinti alcuni vecchi lavori, come gli Annales Forojulienses di Giovanni e Giuliano, canonici di Cividale, ed altri, messi insieme per Cividale stesso e per Maniago, mentre, per tutto il Friuli, è di somma utilità la notissima compilazione del Man-zano che, come serve di guida alle ricerche, deve considerarsi quale continuo esempio ed eccitamento alla ulteriore scoperta di cose inedite. Anzi il molto che si è fatto in questo senso porgerebbe oramai ampia materia alla compilazione di nuovi Annali del Friuli, nei quali l’opera del Manzano si trovasse opportunamente rifusa. Diarii. — Massimo tra i lavori di simil genere sono i Diari udinesi dal 1508 al 1541 degli Amasei e dell’Azio, nei quali i casi della vita privata dei due fratelli cronisti e della loro famiglia si intrecciano al ricordo dei fatti pu-blici o delle voci correnti, alle incertezze per le guerre minacciate, ai particolari minuti delle guerre in azione, alle trattative diplomatiche, ad agitazioni interne, a stragi come quella della Zobia grassa 1511, ai pericoli cagionati dall’appressarsi del Turco, alla rivalità tra Carlo V e Francesco .1. Se gli Amasei. nobili recenti, apparirono difensori della nobiltà castellana contro la parte popolare, Se-