66 castello i conti sovrani di Gorizia; ivi più tardi furono ospiti arciduchi e imperatori, e nel suo recinto stavano l’arsenale e le prigioni. Restaurato il castello nel 1850, il palazzo ne fu convertito in caserma, e le carceri vennero trasferite in città. Questo articolo non è molto ordinato. La piazza di S. Antonio in Gorizia, articolo di D. (Nell'appendice dell'Aro del Litorale, 14 giugno 1883, n. 47) — Gorizia, Ilariana, 1883; col. 6, fol. (R.E.L.) Si narra della venuta di S. Antonio da Padova in Gorizia nel 1225, accolto dal conte Alberto I; egli fece costruire una cappella a S. Caterina che, dopo la canonizzazione di S. Francesco, fu ampliata e intitolata da questo santo. La chiesa si ricostrusse nel 1753: il convento fu abolito nel 1785, ma i Francescani, nel 4811, si trasferirono alla Castagnavizza. Ampliata la piazza nel 1817 fu inalzata nuova cappella a S. Antonio, presso il palazzo Lanthieri, dove PioVI ebbe alloggio nel suo passaggio per Vienna. 800. Memorie patrie, articolo di Anonimo. (Nel Corriere di Gorizia, 10 febraio 1883, n. 12) — Gorizia, Paternolli, 1883; col. 1, fol. (R. O-Ii.) Protocollo che dimostra come il borgomastro (podestà) in Go- . rizia nel secolo scorso (1787) si eleggeva a doppio grado, cioè da venti cittadini nominati dagli elettori che in quell’anno furono cen-tocinquantatrè. A quei venti il governo propose quattro candidati e riusci eletto il primo, il dott. Andrea Franzoni, con dieci voti. 801. A Gorizia o a Lubiana?, articolo di D. (Nell’eco del Litorale, 19 aprile 1883, n. 31) — Gorizia, Ilariana, 1883; col. 1, fol. (R. E. L.) Mentre l'autore contradice a una corrispondenza del Valer land di Vieuna, in cui si parla del trasporto da Gorizia a Lubiana della sede arcivescovile, caldeggiato dagli slavi, approfitta per fare un accenno storico dell’origine dell’arcivescovato di Gorizia e dei suoi fasti: nel 1461, essendo imperatore Federico III, e papa Pio II, parte della Carniola erasi staccata dal patriarcato d’Aquileia. Una volta sola, nel 1788, soppressa la sede di Gorizia, erasi eretta Gradisca a vescovato e a metropoli Lubiana con arcivescovo; ma le cose poi tornarono come per innanzi.