70 870. S. Giorr/io di Notjaro, cenni statistico-descrittivi dell’avv. dott. Pio Vittorio Ferrari, sindaco del comune e consigliere provinciale. — Venezia, Ferrari, 1883; pp. 98, 8°, con unaoarta corografica. (R. U-Ii.) La parte storica, col titolo di appunti, si racchiude in poche pagine (9-19) del libro. Apre il discorso un cenno sulle strade romane e sui ritrovi che si fecero in quelle località, ma paiono ili proposito deliberato taciute le benemerenze che a questo riguardo ebbe, fra altri, il Collotta, assai pratico, da molti anni, di quei luoghi, e nemmeno sono riferite le iscrizioni miliarie trovate, prima che uscisse il libro, lungo la via Annia. La prima notizia della villa di S. Giorgio è del 1031, quando fu donata da Popone al capitolo aquileiese: altre notizie riguardano le frazioni di Chiarisacco e Villanova, quella del 1149, questa del 1296. Malisana è ricordata la prima volta nel 1161. Di Zuino si potevano dall'autore raccogliere in maggior copia notizie, dacché asserisce che ci sarebbe campo di farne una diligentissima monografia; tanto più che Torre di Zuino, già feudo dei Savorgnani, è la parte veramente nobile e antica di tutto il comune. La famiglia di Zuino. dalla fine del secolo xm, formava un solo ceppo coi signori di Caporiacco eVil-lalta e di Castello. Si può garantire l’esattezza delle poche notizie offerte dal dott. V. Joppi per questi cenni storici. L’edizione è infarcita di molti errori di stampa, taluni grossolani. — Ma anche rispetto al contenuto c’è molto e molto a ridire, come si accenna più sopra. Al quale proposito merita di esser letta una lunga confutazione del sindaco di Marano, Rinaldo Olivotto, il quale rivede per bene le buccie all'autore. V. Friuli, 28, 29 settembre 1883, n. 232, 233. 87!. Documento inedito dell’abazia di Sesto in Friuli, trascritto e illustrato dal canonico Ernesto Deqani. (Per ingresso di don Luigi Rosso ad arciprete di Sesto al Reghena) — Udine, Patronato, 1883; pp. 21, 8°. (R.O-B.) Il documento fu tratto dalla biblioteca di S. Daniele, coliazionato con una copia dei mss. Bini presso la capitolare di Udine e ridotto alla lezione della pergamena sincrona esistente in un codice riguardante l’abazia di Sesto presso l’archivio di Stato in Venezia : esso è un reclamo al papa dei monaci di Sesto i quali si dolgono che i patriarchi d’Aquileia Popone, Sigeardo, Voldarico I, Pellegrino e specialmente Voldarico li (1162-1182) li avessero perseguitati