29 menti storici intorno alla questione di giurisdizione ecclesiastica fra Segnacco e Tarcento e fra Segnacco e Collalto (pag. 1-29). Nel 4 maggio 1446 le tre ville di Segnacco, Collalto e Villafredda, vista la vastità della pieve di Tarcento e per altri rispetti, furono da questa smembrate ed ebbero uno stabile sacerdote che non era un semplice cappellano. Esso si trova nominato dai capifamiglia ad ogni vacanza. Tarcento non si aquetò e le liti furono continue ed accanite fino al 1743. Ma l’ingerenza spirituale del pievano di Tarcento in Segnacco continuava e fu troncata dalla sentenza 12 giugno 1857 dell'arcivescovo Trevisanato che confermava alla chiesa di Segnacco la qualità di vicaria perpetua. Nel 1867 cominciò poi il particolare dissidio tra Segnacco e Collalto, che aspirava del pari all’autonomia con sacerdote proprio; ma non ne fu nulla. Anche le autorità, governativa, di publica sicurezza e giudiziaria, dovettero intervenire. rsò, Le suore terziarie missionarie francescane. (Nell’aro di S. Francesco di Assisi, Anno vi, fase, i) — S. Agnello di Sorrento, tip. al « S. Francesco di Assisi,» 1878; pp. 10, 8°, con disegno. (C.B.U.J Questa istituzione, che ha per iscopo le missioni apostoliche, ebbe per fondatrice a Geipona, nel 1860, la signora parigina Laura Leroux, duchessa de Bauffremont, che aquistó all’uopo l’antico monastero delle Clarisse. L’inaugurazione dell'opera avvenne nel 21 aprii» 1861. Qui si narrano le difficili prove della nuova fondazione, ma la storia è scritta ad usum Delphini. Dalla matrice di Gemona uscirono molte case filiali diffuse in Oriente e negli Stati Uniti d’America. 780. Le più antiche autorità della república di Venezia dopo gli studi della moderna critica, del dott. Pietro Pintón. ( Nella Cronaca del R. Liceo-Ginnasiale Scinà negli anni scolastici 1876-77 e 1877-78, pag. 5 e segg.) — Girgenti, Romito, 1878; pp. 33, 8° gr. ÍR.O-B.) L’argomento fu suggerito all'autore principalmente dalla storia del Gfrorer (V. n. 529) di cui egli aveva compiuta la traduzione, riservandosi di prenderne in esame le conclusioni, per confutarle. Nelle note a questo scritto (pag. 13-37) ricorre spesso la storia di Grado e della cronaca che ne piglia il nome.