155 1885 1040. Diarii udinesi dall'anno 1508 al 1541, di Leonardo e Gregorio Am aseo e Gio. Antonio Azio. (Nei Monumenti storici publicali dalla R. Deputazione veneta di storia patria, Voi. xi, Serie Terza: Cronache e Diarii, Voi. ii) — Venezia, Visentini, 1884-1885; pp. cvui-584, 4°. (B. C. U.) Dottamente e con molta abondanza illustrati da Antonio Ceruti, dottore dell’Ambrosiana di Milano, questi diarii sono una fonte preziosa, sebbene non completa, per la storia del Friuli e d’Italia nel periodo che abbracciano, il quale è, in tutta l’età moderna, il più fecondo di avvenimenti. In appendice il dottor Vincenzo Joppi publicó, con prefazione e note, la Historia della crudel Zobia grassa (27 febraio 1511) et altri ne farii excessi et horrende calamità intervenute in la città di Udine et Patria del Friuli dal 1511, di Gregorio Amaseo (pag. 493-548). L’albero genealogico degli Amasei è stato compilato dallo stesso dott.' Joppi. La famiglia esulò da Bologna in Udine intorno al 1308 e vi divenne nobile. Con grandi particolari è tenuto dietro alla guerra contro Massimiliano nel 1508, e a quella della lega di Cambrai; dopo le quali guerre l’attenzione, dei diaristi è rivolta meno a Udine e al Friuli, ne può essere altrimenti. Sulla strage del giovedì grasso, oltre quella accennata qui innanzi, si legge una relazione più compendiosa di Gregorio Amaseo il quale, come già suo fratello Leonardo (9 febraio 1508 al 7 agosto 1510), entra a discorrere lungamente dei casi iamigliari. Breve è il lavoro di Giana,mtouio Azio notaio di Udine (pag. 193-224), e si ferma alla battaglia di Ravenna, onde i diarii restano interrotti per un anno e mezzo, dal 12 aprile 1512 al 12 dicembre 1513, in cui li continua Gregorio Amaseo sino alla fíne. Dall’opera dei tre autori e dalle lettere inedite degli Amasei il Ceruti ricava molti elementi pei suoi prolegomeni di oltre cento pagine. — Una rassegna del lavoro fece l’autore della presente Bibliografia nell’Archivio Storico Italiano, Serie Quarta, Tomo xvn, (1886), pag. 261-279. Ne parla pure la Patria del Friuli, 4 settembre 1885, n. 211, a lungo, e ne tocca anche al n. 296, 12 dicembre 1885.