172 Solo nel 1708 la piazza grande di Gorizia, un tempo fuori della cinta murata della città, venne sotto la giurisdizione di un gastaldo, ma fino dal 1524 figura come semplice luogo di mercato (Traunik). Il privilegio di tener fiere settimanali in Gorizia risale all’imperatore Ottone nel 1210. Al conte Francesco Thurn di Gorizia devonsi, intorno alla metà del secolo xvi, le prime disposizioni di polizia stradale, e il progetto dell’aquedotto di Salcano. Il primo marciapiedi è del 1760. Nella piazza grande si tennero le cinque giostre degli anni 1507, 1631, 1673, 1685, 1689: ivi si stabilirono i gesuiti, aquistando fino dal 1619 la casa Guliaviz, e successivamente molte altre poco discoste, e cominciando nel 1654 la chiesa che, crollata in causa di violenti aquazzoni, terminossi solo un secolo dopo. L’autore fa altresi la storia della colonna sormontata dalla statua del Loiola: in essa si legge un’iscrizione che accenna alla venuta di Leopoldo I nel 1660, il quale espresse il suo entusiasmo al conte Rabatta maggiordomo dell’arciduca Carlo, chiudendo la lettera in italiano con le parole « diverrò tutto furiano. » L'aspetto ■che già presentava la piazza grande in tempo di fiera è descritto dall'autore, il quale ricorda come ivi fossero giustiziati nel 1676 i lratelli baroni Panizolli rei di matricidio, e nel 1714 gli undici tolminotti rei di ammutinamento. L’aqua della sorgente di Crom-berg fu condotta a Gorizia nel principio del secolo scorso, ma la fontana di Nettuno fu eseguita nel 1755 su disegno del celebre Pacassi. L’articolo tratta altresi degli abbellimenti moderni della piazza grande, delle visite sovrane e di altre cose di minore importanza. io7i), In memoria del ponticello sul Como, per Giuseppe barone Fok.me.mim. (Nell'appendice del Confiere di Gorizia, 11 fe-braio 1885, n. 12)— Gorizia, Paternoili, 1885; col. 8, fol. (i¿. 0-B.) Alla storia topografica di Gorizia appartiene questa nota, in cui l’autore trova modo di inserire ' parecchie curiose notizie sulla lamiglia Vacanni, sull'ingegnere Nicolò Pacassi goriziano che abbellì la nativa città e nel 1768 ne divenne patrizio, dopo che Maria Teresa lo ebbe eletto supremo ingegnere di corte e barone, come costruttore della villa imperiale di Schonbrunn. Vi è ricordato il conte Antonio Rabatta, sotto la cui prefettura fu costruito nel 1734 il poute sul Corno, oggi demolito, e il Beer o Mejerbeer, che, aqui-stato il palazzo Suardo, lo vendette a Cristoforo Ritter (V. n. 226)?