539 MDJX, LUGLIO. 540 il papa fulminava, et questo fo a dì 18, et havia mandalo a chiamar il Cardinal Grirnani et sier Hiro-nirno Donado, dotor, orator nostro, con i qual fe’ molli coloquij, e voria lui esser medialor con Maxi-miano,che Veniexia uè rotnagna e Treviso e Friul etc. Item, il papa col concistorio han dato licentia a li oratori vadino a messa et li hanno absolti di la sco-municha. Item si ha nova, l’arma’ yspana, era in Cicilia, disarmarsi lì, et quella di Franza esser partila di Cicilia e tornar im Provenza etc. Nolo. In questi zorni, per li capi sopra i sestieri, di hordine di la Signoria nostra, fo terminato far certe ordinanze per Venelia, a liomeni 25, soto uno capo, e poi di 4 capi aver uno altro capo, i qualli stiano in hordine di arme al bisogno; e cussi si va facendo ogni dì per le contrade tal hordine. Compilo sarà scriverò. Etiarn per li governadori di l’intrade fo in-canlà li burchij per li sestieri, justa la diliberation fata per li 7 savji. Et nota, in questi zorni sier Ve-tor Morexini, intrato che ’1 fu provedador sopra la sanità, fe’ far una cria, a Rialto el per lutto, si vendesse vin a menudo. Et in eodeni instanti, inteso questo, li 7 savij, a requisitici! dii dazier di la nuova, feno una altra cria, niun vendesse vin a menudo, 254' sotto le pene slatuide per le leze; sì che fu cossa ri-diculosa, che uno et eodem instancti siano facti do editti, uno contrario di l’altro, per do oficij in Veniexia, pur fu fato et Jo ne ho fato menlione qui. A dì 22. Da matina vene in colegio il secretano dii conte di Populi, qual è sacerdote, et portato le-tere di esso conte, qual si ricomauda a la Signoria, et è contento venir a servir quella, e manda dito suo noncio per acordarli capitoli, con ampia libertà. El qual dimandò, el suo signor voria esser capitanio zeneral e altre cosse. Ilor fo rimesso, che ozi sia con li savij di colegio et adalino le cosse ; et fo ordinato a li patroni a l’arsenal, diman sia coinenzato nieter in honline li arsili per mandar a levarlo et li ho-meni d’arme conduse, eh’ è in l’Apruzo. Vene quelli di Cologna medemi, li qualli portone l’altro zorno la bandiera di l’imperio, tolta via di Cologna, e messo San Marco, dicendo alcuni co-lognesi, rebelli di la Signoria nostra, hanno iterimi leva l’insegne di l’imperio e tirà zo San Marco ; et si provedi, perchè, andando zente subito, questi vol-terano. Il principe li dete bone parole, dicendo si faria etc. Noto. Eri matina per colegio fo scrilo a Udene, a sier Zuan Paulo Gradenigo, provedador, qual à ’uto Belgrado, et voleva recuperar li castelli in la Patria, che non dovesse tuor impresa, ma ben, si venisse da Ihoro di ritornar soto la Signoria, li acepti et eustodissa; sì che à legato le man e non poi far altro, tamen non è opinion dii pregadi, ma dii co-legio, che voi soprasieder. Di sier Christofal Moro, provedador, da Treviso. Chome il capitanio di le fantarie, qual à auto Castel Franco, con Meleagro da Forlì erano andati, e con villani, a la volta di Citadela, e voleno haver quel loco. Etiam lui si partiria et andaria a quella volta etc. Item, sier Alvise Mozenigo, el ca-valier, era zonto lì la matina e partiva per Colalto etc. Di Padoa. Chome il signor Frachasso, voleva venir lì, è a Citadela. Etiam eri si ave, che ’I signor Pandolfo Malatesta, che etiam lui è a Citadela, à mandato uno suo a dimandar perdono e scusarsi, non poi più, è molti spagnoli lì dentro per il re di romani etc. Item, scriveno tutti Ire a li cai di X in questa matina, manierano 9 citadini rebelli, li qualli con bel modo li haverano tutti iu le man, et mandò la nome. Domino Scipion Sanguinazo, Antonio Cao di Vaeha et Achiles Boromeo non si à potuto aver, perchè sono dal re predito. Da 3Iilan, si ave ima relatione a li capi 255 di X. Come limi, a hore 14, fo a dì 16, el Cardinal Roati era morto di egritudine subita etc. Et dicitur, per una relatione di uno altro, che il marti, a di 17, stava in extremis etc. ; e tamen questa nova quelli di colegio la teneno secreta. Fo dito, si I’ è morto, il Cardinal Pavia, di’ è lì legato dii papa, 1’ à fato Insidiar, perchè il papa molto temeva di lui. Nolo. Fo terminato eri in colegio, che Zitolo di Porosa, qual ha fanti 250, et Latantio di Bergamo altrii tanti, ne facesseno fanti forestieri fino a la sumnia di 800 per uno, per li bisogni occorevano. Da Vicema. Si ave, ivi farsi la stapula di le zente dii re di romani. El che lì è il signor Constan-tin Amili, capitanio regio, et governador domino Ni-colao Firmiano, et dicitur è alemanni 4000 et 600 cavalli et altri lien da l’imperio ; tamen do borgi è marcheschi, zoè San Piero et........Etiam li villani voleno San Marco etc. Di avi si di Milan. Si ave, chome quelle lanze 300, veniva in ajuto dii re di romani, par, per la re-lalione auta, che ’1 re li habbi scriplo non vengino olirà. Di morbo qui in la terra pur seguitava, et iu marzaria, per sospeto, fo serato una caxa, et eri a Lazareto andò uno a Santo Aponal, et anche altro ; et si fa ogni provisione per li provedadori sora la sanità.