MLÌIX, LUOI.IO. 504 A dì 10. La malina si ave la perdeda ili Sera-valle, per teiere di provedadori, di Treviso; che, Volendo li Brandolini et altri intrar, quelli di Seravalle li serono le porle e per I’ altra porla apritemi le zcnle dii redi romani; et ili sier Piero da Canal, podestà, non si sa de lui, unde essi Brandolini lornono a Conejan. Item, sier Andrea Griti, pr -vedador, con le zenle, stato a Castel Fraiicho, dove erano pochi Io-deschi, e poteva intrar si havesse voluto ; ma non volse et andò ad alcune ville e fenno gran danni, ma prima recuperono la preda Peno li inimici, erano lì a certa villa, tutta; poi, ut dicitur, nostri feno bulini e danni a cinque ville sotto Castel Franco, ri-deìicet San Fiorian, Salva Rosa, Salva Tronda, Fan-zuol et un’ altra villa lì vicina. ‘236 ' Adeo, zonti a Treviso, quelli citadini si dolseno molto di questi danni, et levano restituir a li dannigli etc. In conclusion, slratioli fanno danno a’ nostri et chi li vien solo. Item, Cordegnan, Iodio di conti di Rangon, si à reso a l’impera dor. Nolo. D mino Antonio di Pii, con lulier nostro, zonto che ’1 fu a Treviso, auto lieentia, si partì e andò a Moncelese, a le sue possessiou ; et lassò la • compagnia a Treviso. Di mar, intisi esser letere di Zara, di 5, di sier Zitan Moro, capitanio di le galie bastarde. Qual vieti ila Corlu, partì a dì 25. Dice aver mandato quel rezimenlo certe fuste per saper nova di armata spagnola o francese, .qual referisse aver inleso esser velie 60 in bordine, spagnole, et aspelar altre 60 francese, qual verano o in collo over in Cy-prò; sì che è da dubitar. Vene sier Andrea Donado, vi n governador a Monopoli, stato a Ragusi. Qual ragusei è avisati mi-rdbiliter, hanno exploratori per ludo. Hanno da la Porta'nove fresche, il signor turni esser in extremis, ni poi (sic) si po dir vivo, ma di horra in borra aspitii il mora,, et questo per liaver do schiave azamine, qual con Ihoro ha tanto usato, che si à indebilito, che non è remedio; et à fato venir il fiol secondo, perchè ’I primo è maio, in el soragio, acciò, seguendo il caso di la morie, debbi subito sentar. E questo à fato per conseglio di bassa, per reme-diar a li gianizari, quelli a li zorni passati fenno certe ìnsolenlìe, credendo il signor non fusse vivo, adeo si convelle mostrar e fo sedà il tuito. Item, turchi è in spavento, e stanno preparati, e hanno comandamento star in bordine; e si lien paserano ini Puja a dannizar, poi che quelle terre non è più noslre. Item, a dì 19 mazo fu preso dar le terre a Spagna, et le letere stelenò tanto andar a Monopoli, imo fo smentichale qui a Venelia, che il campo spagnai vene a tuor.Monopoli avanti havesse ditte letere etc. Disse molte altre cosse, et quelli citadini di Mono-poli haveano mal animo a’ nostri etc. Fu tratà in colegio molle cosse e di tuor Padoa, altri di aspetar. Et fo dito, sier Andrea Trivixan, el cavalier, savio a terra ferma, voi meter darla a sa-cho e averla. Et sier Zuan Corner, savio a terra ferma, parlò conira, voi indusiàr letere di Roma et aspetar. E cussi fo preso. Da poi disnar fo pregadi. Et leto queste et altre letere. Et fo terminà indusiar per lutto ozi al deposito di arzenti in zecha; qual è stà messo, da dome-nega in qua, molti arzenti et danari, per ducali.... In questi zorni per li governadori fo incantò il dazio dii viti a spina, ducali XI milia, si soleva incantar . . . Fo eonsejo di X ini pregadi do volte, una per 237 Irzer cerle depositione. Et poi sierZacaria Dolimi fo in renga, qual tratò di condur a nostro stipendio il conte di Populi, homo bellicoso, di anni . ., sta in P Apruzo, et dicitur verà, qual sarà governador in campo. El fu posto la parte di tuorlo, per i savij, et ave 5 di no; et si manderà arsilij a levar li soi cavali, si se potrà averlo, che non credo si haverà a lernpo. Fu preso, nel eonsejo di X, che ’1 provedador a Corlu sarà eledo, cum sii in la prima parie fosse preso che ’I fusse per 4 mexi, et potesse esser nominato baylo, horra si prende el provedador sarà electo vaili con ducati ... al mexe lieti, el poi resti baylo si ’1 vorà, in loco dii baylo compie. El fo fato seurtinio, et rimase sier Marco Zen e aeeptò. F.lecto provedador a Corphù, justa la parte presa nel eonsejo di X. Sier Piero Venier, fo provedador a Gradiscila, quondam sier Domenego. Sier Domenego Dollìm, fo capitanio di le galie bastarde, quondam sier Dollìm. Sier Jacomo Badoer, fo consier in Cypro, quondam sier Sabastian, cavalier. Non. Sier Bernardo Barbarigo, el governador di l’ìntrade, quondam serenissimo. Sier Bernardo Bondimier, fo capitanio a Zara, quondam sier Zuane. Sier Zacaria di Prioli, io di pregadi, quondam sier Marco. Sier Lunardo Bembo, è di la zonla, quondam sier Piero.