45 5 »|I)IX, GIUGNO. che prenderano et presenlerano ne le forze nostre alcuno de’ dieli sacrilegi, ducali 500 d’oro a soldi 124 per ducato, de li sui beni, i quulli romagniuo sempre obligati a questa taglia. Quelli veramente, . che per qualunque causa che dir se possi, intrerano ne li monasteri], excepli quelli che mirar no possono per le eonslilution patriarchale, et similiter quelli che darano impazo atorno li monaslerij, ultra le pene a Ihoro statuide, siano bandili de Venelia et del destreto per anni X, non possendo haver benefitij, ut supra ; et se serano presi, star debauo anno uno in la presom Forte seradi, et poi siano remessi al bando, el hoc tociens quociens, curn taglia de ducati 300 et obligation dei beni nel modo sopradillo. Le monache veramente, che uscirano dei monaslerij loro, per cadauna causa, siano al tuto retenute et consignate in mano del reverendissimo palriarcha, pregando et persuadendo la reverendissima.Signoria sua, che li dagi lai punitimi, che siano exemplo ad altre notabilissimo. Tutti veramente quelli che ha-verano ardimento de acccptar alcuna de diete monache in casa o far acceplar da altri et siano chi esser se voglia, siano banditi per anni cinque de Ve-netia et del desinilo ; et se serano presi, slagino mesi (3 seradi in la presoli Porle, con taglia de ducati 100 et tute altre condition sopraditte. 1 fameglij veramente, bardiamoli et altri, che vogerano o fuo-ra dei monaslerij o per questa cita o altrove quo-modocumque le monache predicte, star debauo mesi fi ini presoti s'radi, et siano frustali da San Marco a Rialto; et a la medesima pena cazano quelli che vogerano alcuno atorno i monasterij. Et perchè in dicti monasterij di monache convenlual tengono fantesche de suo servitij in habiti seculari, le qual ense- 110 et mirano nei monasterij a lhoro beneplacito, operando molti mali eflecti con sue pratiche et me-zanità, perhò sia statuito, che de ccetero diete fantesche layche se debino partir dei monaslerij fra spatio de zorni XV, et similiter altre dono layche, et 215 ' non possino habitar in alcuno dei predieti monasterij, sotto alcuni preiexto, tilulo, over color, el hoc sotto pena a le diete fantesche contralacente de esser fru-stade in camera dei signor de note et bandite per anni X de quesla nostra cita et del destreto; le qual, rompendo el confin, siano frustade et bollade et remesse al bando, el qual se intendi principiar el dì de la remissioni a quello; et sia dato a chi le presen-terano in le forze lire 300 de pizoli dei beni di la Signoria nostra, se dei beni de la persona presa haver non se potrà ; ma debino le preditte monache, vogliando haver persone a li loro servitij, tegnir con- verse in habito nionasticho, jusla la conslitulion de le lhoro regule, le qual uscir debano dei monaslerij con lo habito religioso. In la persona de le qual converse, se alcuno sera ritrovalo colpevole de eom-mislion carnai, tam in monasterio quam extra, quocumque modo, se intenda esser caduto a la pena el pene statuide contra li rei de le monache, ut su-pra dictum est. De tute veramente et cadauna de le pene soprascrite non se possi far gralia, don, re-mission, recompensation ne la presente partsu-spension, dechiaration o interprelation per qualunque modo, che dir over imaginar se possi, sotto pena de ducati 2000 d’oro, a soldi 124 per duellalo, a chi m tesse o consentisse in contrario, da esser scossi per i avogadori de comun et cadaum di lhoro senza altro conseglio; et tamen la grafia non se intendi presa, se la non serà posta et presa per 6 con-seglieri, 3 cai di 40, 40 di 40, et 5 sesti dii mazor consoglio. A dì 30 zugno. Da poi disnar fo pregadi, et 216 leto lelere infrascripte. E poi, chiamato consejo di X, leno li soi capi di lujo : sier Marco Zorzi, sier Ste-phano Contarmi et sier Hironimo Querini, nuovo. Di Udene, dii loco tenente. Chome di sopra in Goricia se ingrossano zeute alemane, et in Lubiana ; et quelle de Histria è venute lì, come scrisse, vi-delicet il fio dii conte Christolbro Frangipani et quel Marco Cam. Lui à ’dunato zercha 500cavalli di quella Pairia et ha 250 cavali di stratioti, à fato fatili comandati, prega si li mandi altra zente. Nota, in questa terra è do oratori di la Patria, residenti poi queste novità, domino Jacomo di Castello et domino Nicolò Zuanne. Di Castel Francho, di sier Christofal Moro, provedador zeneral. Come mandò uno trom-bela a Rassan, a dir a quelli tedeschi, che la illustrissima Signoria è obsequentissima di la cesarea maje-stà ; el che lhoro fanno molti danni sul noslro, et che non veglino far, perchè cussi lui.ha in comission non far, licei li sia venuto con bon numero di zente. Li qual capi risposeno voler ben convicinar; tamen poi feno il contrario, che fo fato certi danni etc., adeo rimandò un’ altra volta il trombeta e non è tornalo. Item, aver fato retenir alcuni vilani lì ini prexom a Castel Franco, capi di novità, et uno Stefano, fo scudier dii doxe Barbarigo, e datoli corda etc., ut in litteris. Di campo, da Mestre, dii provedador Oriti. Manda la relation di tulli condutieri e dii capitanio; qualli laudano far lo alozamento versso Margera,