25 MD1X, MARZO. dii Pixani et dii Badoer, come ho scripto di sopra. In summa, el papa noi voi esser con nui, voi esser neutral ; tamen non ha dà danari a’ francesi, ma ben à mandato il vescovo di Tioli orator in Pranza, qual partì, con la instrulion, di Bologna. 10 Di Crema, et Cremona, fo leto li avisi et nove. È zente francese venute a’ confini etc. ; e dii zonzer il nostro secretano a Brexa, qual ritorna in questa terra. Et pur, cazali li papalista, fo con grandissimo sacramento e credenza, per hore zerclia ti, fo leto al pregadi, per diliberation fata nel consejo di X con la zonta, tutta la materia secretissima tratata in In-galtera el in Alemagna, e teiere e avisi e commission data a Zuan Piero Stella, andato secretano al re di romani, eh’ è in Fiandra, e con lui va Alvise di Piero ; e relation, numero 3, di Oclavian di Calepio, stato a Trento e Yspurch, et ultimate a Salzpurch, da domino Paulo Lelistener, che lì fa c.erta dieta, el andò per nome di sier Zacaria Contarmi, el cavalier, capita-nio di Cremona, per veder si ’1 re havia bona mente di tratar pace con la Signoria. Et leto una letera dii re, data a di 26 fevrer, a Ganles, a domino Paulo. Dii suo bon voler in far ; et mandi a dir a sier Zacaria Contarini, che non poi dir 0, se prima non è fata la dieta si fa in Vormes, dove si ha a tratar tal materia etc. La qual dieta era ordinata a meza qua-resema, tamen scorerà poi Pasqua. Itcm, di la bona mente di quel domino Paulo versso la Signoria nostra, et il vescovo di Trento, che non voi guerra per per niun muodo............ 10' Et compito di lezer il tutto, tamen di Roma 0 fo aperto, nè dj Mantoa, nè di sguizari, che hanno pur trama, et noviter era venuto do soi messi, fo licenziato il pregadi, comandato secretissima credenza. Etiam fo divulgato la praticha col re d’Ingal-terra, e commission data a sier Andrea Badoer, è andato ivi incognito, orator nostro, qual sia con sier Lorenzo Juslinian, consolo, et uno Nicolò da Ponte, venitiam, è lì merchadante, qual à parlalo spesso.con quel re di queste materie etc: Adeo lutti di pregadi laudono quanto havia tralà nel consejo di X, et ste-teno di bona voglia, aspetando letere dii Stella. Et restò consejo di X, con la zonta suso. A dì 18, domenega. Fo gran consejo. 0 da conto fu, solum che Zuan Jacomo Charoldo, statp secretano nostro a Milan, vene in colegio, el referi molte cosse, qual fo acepto a quelli padri di colegio a intenderle; e di la volontà di milanesi etc., che, per non le saver, non le scriverò. E che nel venir fu scompagnato da do doctori, elcharezato da’ francesi, fino a Gissam. Fo letere di Cremona e di Crema. Il sumario scriverò poi. A dì 19- Fo pregadi. El leto letere di Crema e _ Cremona. Prima di Cremona, dii mandar a Viadana Alexio Becharuolo, con cavali 200 el fanti etc. Item, eli Crema, come haveano fato una proclama a Milan, che tutti li subditi di la christianissima majeslà, si milanesi qual zenoesi, debino vegnir a Milan, im pena di confiscation e di la vita, in termine di zorni XV, ut in proclama. Item, fato far cride, niun a li confini nostri non si movi etc. Di Civita Vechia, di V orator Pixani, venute ozi a nona, di 16. Come el pontifico, è lì, va a pesehar e piacer. Et esser venuto li cardinali francesi, a dir soa santità si risolvi con li oratori francesi ; et che ’1 papa sarà a dì 21 a Roma. Item, l’orator Badoer scrive di Roma, ut in litteris. Fu posto, per i savij, la parte di le botege, volte di Rialto etc., che quelli sono in le bolege possi depositar thoro prima il resto a 4 per 100, el non volendo, altri di fuora via depositando, le possi alitar, a raxon di G per 100 et non più; et fu presa. Et questo fo quello richiese li drapieri etc. Fu posto, per i consieri, certe parte di possessi di beneficij, et salvo condulo a Hironimo Itizo e Andrea, debitori dii sai, per uno mexe. Fu posto, per i savij, scriver a sier Andrea Badoer, orator nostro, anilato in Jngaltera, tuta la materia tratata, et commission data a Zuan Piero Stella in genere, acciò che lui, insieme con sier Lorenzo Juslinian, consolo, et Nicolò da Ponte, sij con quel re, e lo persuadi a far che ’I re di romani acepti. El 11 sier Andrea Venier, savio dii consejo, volse la parte, con questo fusse dechiarito tutta la materia, e quello si havia manda oferir al re di romani etc. Parlò primo sier Andrea Venier ; li rispose sier Pollo Pixani, cavalier, savio dii consejo. Poi parlò, per il Venier, sier Luca Zen, procuralor. Andò le parie, et il Venier vadagnò di ballote... El licentiato il pregadi, restò consejo di X con la zonta; steteno zercha una horra. Noto. In questa note parti sier Carlo Valier di qui, fo dito il dì sequente, va a Mantoa, a concluder col marchexe, el qual non sa quello l’babbi a far. Fo ditto el re di Franza li à scrito el vengi a Lion a consultar di l’impresa, e voi certo passo; e si dice li à mandà ducati 5000 da far fanti, et non li à voluti. Quello sarà scriverò poi.