47 MD1X, MARZO. è sora l’artilarie, era zonto a Milan, con cavali per le artelarie. Letera di 10. Come hano fato la monstra di domino Vizentio di Naldo, et ozi si farà quella di Christoforo di Calabria, qual va a Vicenza. E1 re di Pranza manda, oratori a Roma, el signor Alberto da Carpi e uno altro prelato francese. El qual signor Al-berty, è zenero dii marchexe di Mantoa, andò l’anno pasato in Franza con el gran maistro di Milan, et è intravenuto in li tratati di Cambrài. Sumario, di 7, di Milan. Come era stà retenuto uno corier, expedito per l’ambasador nostro di Franza, dicendo el portava letere in zifra. El secretano si à doluto, dicendo è usanza di oratori scriver a questo modo ; tamen non le ba voluto dare. Letera di 8. Che li prescidenti regij haveano diliberato mandar a Lodi 200 lanze francese, vide-licet la compagnia de Montason, lanze 65; item, lanze 35 dii signor Thodaro di Triulzi; lanze 100 di scozesi. Item, mandano a Cassan lanze 50 de domino Galeazo Palavisin ; a Trezo lanze 50 del baron de Bernia ; item lanze 50, che fo di missier Antonio Maria San Severin, su la riva de Po, a l’impeto de Cremona. El di avanti, el gran maistro era ritornato di Bia’ Grassa, e subito andò a visitar signor missier Zuan Jacomo, li qual Triulzi al presente sono in gran favor. El re a’ 27 dii passato era a presso Burgos; si dice farà Pasqua a Lion. il Cardinal di Savoja li ha ditto aver letere di la corte, de 22, che ’1 re havia diliberà mandar uno suo consejer a Lion, a licentiar il Condolmer, con dirli el potea rcpatriar, non havendo più che negociar a la corte, e ocorendo algune cose, seria de brieve in Italia, dove el po-teria ritornar a lui. Ha inteso, il re si ha indutt) a questo per 3 cause -.primo per instigation dii papa, 2.° per indignalion de le triegue di l’anno passato, 3.° per esser stà certificato dal pontifice, e .da domino Matheo Lang, che a la expedition di Zenoa la Signoria oferse al re di romani etc. Item, Enea Crivello, secretano di domino Antonio Maria Palavexin, è andato a Roma in diligentia, maudato per el gran maistro. Per letere di 9. Come il gran maistro havia mandato domino Fabio, dotor, e domino Nicolas, thesorier, regij consieri, a dirli, che havendo auto aviso di Pranza, il re aver licentiato l’orator di la Signoria, li parea conveniente, e cussi havea deliberalo in consejo, darge licentia, non havendo,»«em- ine a tratar nè a negotiar lì cosa alguna ; e che ’1 dì seguente omnino dovesse partir. El secretario instò scriver a la Signoria per aver la licentia ; non hanno voluto, ma dito vadi a Lodi o Cassan, e li aspeli dita licentia el si partiva per Cassan. Dito gran maistro li ha mandato alcune letere private dii Condolmer, le publiche le hanno retenute, e il corier è lì ancora retenuto. El Condolmer fo licentià a dì 4. Letera di XI. Come, per uno vien di Milan, che missier Zuan Jacomo dia andar a Lion dal re ; e si dovea partir ozi, e l’à visto tuor licentia dii gran maistro. Per uno, vien di Bologna, dii zonzer li mer-core il Cardinal Pavia. E che Ramazoto, dovea fare 2000 provisionati, in termine di 6 zorni li faria ; e à inteso voleno far movesta in Val di Lamon. Domino Christoforo di Calabria à fato bela compagnia, e va a Vicenza. Letera di 13. Come quel Zuan di Musi da Mantoa à mandato a dir a domino Zuan Francesco di Muzi, suo cuxin, che ’I marchese à mandalo in Alemagna domino Donalo di Preti, suo maistro di le intrade, per intender quello voi far l’imperador, e quanto el farà voi far lui. El qual marchese ha desteso le sue zente d’arme da Borgo Forte fino a Governo, e più baso driedo quella riviera de Po; e ha fornito ditti lochi de bona artellaria, a Borgo Forte do cortaldi grossi et 3 falconeti e altri pezi menor, e à provato a traverso Po, la qual lira da una riva a 1’ allra e pasa per gran spazio ; e lì è fanti 50 et 50 a Governo. Item, come lì a Cremona l'ano li bastioni, uno a la porta di Ogni Santi ; et è stà disiato per farlo la chiesia di Ogni Santi, la qual era per la mazor parte minata. Ne la qual su un pilastro li era una ymagine de Nostra Dona, el qual è slà lasato im pe’ e ogni dì fa assa’ miracoli; si che 1’ à grandissimo 21 concorso di tutta la terra e teritorio, ita che ogni zorno li vien dito più di 25 messe. Diio capitelo vien • a rimanir su l’boro de la fossa del baslion, da la parte de fuora. Letera, di 14. Come li bastioni principiati, per esser partili li guastadori di Bergamo, rimagnirano imperfeti, perhò si scrivi etc. Item, cavano tutte le. fosse di la terra, e hanno fato la compartizion ; han- . no al fermo più di 3000 guastadori. Li retori di Bergamo voria li guastadori per lhoro per far certe for-tification. Item, dii pasar di 200 cavali francesi di qua di Adda per prender el conte di Piliano, fo sabato a dì... El vescovo di Mantoa ne ha mandato