177 MDIX, MAGGIO. 178 fensio Italia. Et è da saper, die si ave nostri in campo cridavano : Italia ! Italia ! Marco ! Marco ! 84 A dì 7. Da matina, hessendo sta exaniinato in colegio Bernardini Caniinato, qual fu preso insieme col Manfron a Brixigela, et era suo capo di squadra di 100 cavali, di natione aretino, et lo lassato, parse a la Signoria che non fusse senza qualche sospetto, et per li capi di X fo fato retenir. Quel di lui sarà lo scriverò di soto. Et perchè di Ravena non se intese altro zercha il campo nimicho, ma che ’1 era andà versso Castel Bolognese ; tamen le zente d’ arme, sono in Faenza, ancora non havia potuto ussir. Et quel capo di squadra dii Manfron, per il qual sier Piero Landò, provedador di Ravena, mandava a Faenza, per pagar la compagnia, ducati (¡00, par sia scampa via. Et volendo nostri mandar li sopracomiti con zente a Ravena, tamen era varia opinion in colegio, et fo su-speso mandarli, ben che ozi sier Bernardin Taja-jiiera, uno di sopracomiti, facesse la mostra per corte ili palazo di zercba 60 bomeni trovati, solo la sua bandiera, portata da soi homeni, ma trista zente, che fo cossa ridiculosa. Di campo, di provedadori generali, date a Rivolta Sedia, a dì 5, hore 21. Dii partirssi la matina per tempo di Mozanega fino li sora Adda, eh’ è mia 12, et con gran falicha 1’ exercito fe’ quel viazo, et reebeno Vaylla et Rivolta. Et par, che do squadroni di francesi passasseno di qua di Adda ; et il capetanio zeneral spinse il signor Bortolo contra con le zente, che lutto il campo lo sequiva, e i nimiei si ritornono di là di Adda ; et il signor Bortolo con li cavalli lizieri passoe di là a Rivolta, et questi francesi si tirono. Di solo scriverò il tutto. In conclusion, provederano eie., et vederano di passar. Questa nova tutta la terra fo piena e molto aliegri. E dicevano questi di Veniexia, che ’1 hè impossibile che il re sia a Milan ; et che, passando, nostri sarano vinzitori; e si dice cridano : Italia! Italia ! Libertà! Libertà ! Et tulti stavano con desiderio veder lelere di campo, qual non vene fino borra una di note, che stili a San Marco. Et è da saper, che ogni dì et sera la piaza di San Marco e la loza era piena di zenthilomeni per saper l’exito di tal cosse. Di Verona, di rectori. Chome, dubitando di certa incurssion doveano far mantoani, licet non vi fusse il marehexe, reteneno li stratioti passavano de lì per andar in campo, et poi li Iassono andar di longo. Et ozi fo expedito di mandar li stratioti a la volta tutti di campo di Geradada, che fino borra so- I Diarii di M. Sanuto. — Tom. Vili. no andati stratioti, di Levante numero ... e di Puja numero... Item,... zagdari tonno etiam expediti et mandali in campo ; ma fo malia opinion, perchè sono danari persi, non sanno parlar et sono homeni di pocha descrilion e disarmati. Di Romagna, forno letere di Ravena. Che li 84 * Bentivoy se ingrossavano de lì, et veniva assa’ fanti per haver danari ; et aspelavano li danari li manda la Signoria. E1 campo era pur propinquo a Faenza, adeo di Faenza 0 si haveva. Et se intese, che, quando si aproximò, pocho inanellò il ducha di Urbino non fusse inorlo da una nostra artellaria, trata dii castello, dove era castelam sier Zuan Balista Memo. Da poi disnar fo consejo di”X, con la zorita et colegio, fino borre 23, et credo fusseno su danari. Di Cremona, di 5. Come, per alguni venuti ozi de olirà Po, hanno inteso, che domino Galeazo Pa-lavexin se partì eri in gran diligeatia, con bordine dii re di Pranza di andar versso Lodi, dove è la la compagnia sua. El qual domino Galeazo si partì li zorni passati per andar ad incontrar el re, et è slato fino in Aste, et è venuto con lui a Vegevene, nel qual locho tolse licentia per vegnir a sposar una moglie, che 1’ ha tolto novamente, la quale la sposò domenega pasata, a dì..., et ha feslizalo tutti questi zorni. Et facendo certa festa, li vene la nova di quelli ciladini cremonesi mandati a Venecia ; per il che, lui, domino Chrisloforo Palavexim, suo fratello, et domino Orlando da Corte Mazor rimaseno morti, come se gli fusse sta tagliata la testa, et immediate se levorono de ballo et se retirono in una camera, dove steteno longamente, senza che alguno li potesse intrare. Item, el marehexe di Manloa alozò eri sera a Zibel, et diman se expela a disnar a Corte Mazor; se dice che le zente li vien driedo sono de 3 in 4 milia persone. Item, domino Rocha Bertim è partito ancora lui per andare a Milano ; et conduse con si tuta la guarnison che era im Piasenza. Item, è fama publica, per tulti quelli lochi dii cremonese, che ’I re predito dia vegnir a Lodi ; la qual cosa non par ve-risimile, nè si posseno indur ad. crederla. È anche un’altra fama in ditti lochi, che ditto re ha acordato de haver gran quantità de guizeri, al numero, chome li son stà referito, da 6 milia et più. Etiam hanno inteso, che a Fiorenzola, che è poco distante da Piasenza, passava 3000 alemani, conduti per el papa, li qualli andava verso Panna. In questo consejo di X fo dato provision ad alcuni, acusono il trata’ di Faenza scoperto, per il qual fo apichà quel Francesco da Lonà, capo di cavali lizieri, et li loda ducati ... a l’anno di provision etc. 12