187* 393 Item, dii signor Frachasso di San Scverin, che si aspetava, poi la rota dii campo et il prosperar dii re di Frauza, par sia andato in campo di! re, al qual è sia fato bona ciera, et promessoli farli haver Mon-torio et Citadela, che fonno soi, donatoli per la Signoria nostra al signor Ruberto, suo padre, et Cita-della à il signor Pandolfo Malatesta, e Molitorio il Bataja. Item, a Brexa il vescovo, zenthilom nostro, domino ..........Zane, il re à voluto li zuri sopra l’hoslia fideltà ; et fo el dì dii Corpo di Christo im precession per la terra con il re. Item, a Bergamo par francesi habino levato ogni cossa e monitiom e la campana granda e tutto è mandato a Milan ; et cussi il re à fato a Brexa, tutte le artelarie à mandato a Milani. Item, a Verona fo dito il re di Franza haver dilto voi venir a veder Verona ; quel sarà lo scriverò poi. Et il inarchexe di Mantoa è pur ancora in campo dii re. In questa matina in colegio domino Zuan di Pedemonti, condulier noslro di cavali. . ., veronese, stato in Rimano, è venuto, dimandò licentia andar a Verona, et li fo data. Etiam Bernardini di Ugoni da Brexa, contestabele, stato con la compagnia in Romagna, ave licentia. Di Castel Franco, vidi una teiera. Come si haveano dà a l’imperio et lato 4 honieni che governa, et il podestà, sier Andrea Grioni, si scose, vide- licet domino.............., dotor, Hironimo dal Manzo, Zuan Jacorno de la Cecilia et Zuam Ferro. Item, ieno eri far una cria, a horre 22, che im pena di la foreha, niun lochi ni molesti robe de’ zenlhilo-meni veniliani, e il padre sia ubligà per il fiol, el fra-delo per il fradelo el il patron per il famejo, e im pena di convertir il suo in la Signoria ; et non hano lato capitoli, ma aspelano la venuta dii re, et si de-teno per il mandato, ut supra. Item, feno una altra crida per li zudei, che soto pena di la foreha non siano inolesladi eie. Treviso si tien et Castel Franco è perso. Noto. Li vilani di padoana iridano : Marco! Marco I Et cussi quelli di trivixana ; tamen im padoana le strade è rote, vien spojati chi vi va e tolloli li danari. Di sier Hironimo Sovergnan, qual è ancora a presso sguizari, fo letere, Ma non lele, perchè al presente non achade; ma ben fo suspesa la sua li-centia e ancora resta lì. Zonze l’ultimo arsii di stratioti a Lio, smontono, e terminato mandarli in Istria et datoli danari. 391 Item, li zagdari sono slà licenliali di campo, perchè erano ladri, e robavano cussi nostri, come i ni-mici ; el in questa terra andavano dimandando per l’amor di Dio. De Ingolferà, fo letere. Dicitur, il re non à voluto sì publiohi la scomunicha dii papa conira ve-nitiani eie. A dì 11. Da matina Marco Rizo, secretano, partì et andò a Padoa. Ave il salvo conduto, parlò a domino Lunardo da Dresano a Santa Sophia im Padoa, et dolendossi di le intrale di nostri, et che la raxon non volleva ; li disse non era in suo poter, ma scriveria al re di questo. Et pregato facesse soprastar al vender li Otti et intrate, ni far altra mo-vesta, disse non è in sua libertà. Et cussi, re infe-cta, a hore 22 montò im barella et vene a Venie-xia; e la matina referi in collegio. Et è da saper, padoani reteneno domino Aguslin Barbo, canonicho, el per esser venitian, li deleno taja ducati... Item, sier Alexandro Malipiero, castelan di la sarasinescha, per gralia è ancora a Padoa, ma sla in una caxa scoso. Vene in colegio sier Girlo Valier, ritornato di Treviso. Disse era lì eri, quando fo quella movesta di San Marco, et dete ajuto, havia assa’ homeni solo di lui; sì che trivisani starano quieti, perchè il popu- 10 si voi teuir. Dii capitanio generai di mar, da Parenzo. Avisa come partiva per andar per l’Ilistria et poi a Zara, justa i mandali. Era zonto il provedador di l’armada, vìen di Chioza con le do galie, et lasseria 3 galie in Istria et anderia confortando. Da poi disnar fo consejo di X con la zonla per danari. Item, fo scrilo a Mestre, a li provedadori ze-nerali, che si aria a caro conferir con lhoro, et ve-nisseno uno zorno uno, e un zorno l’altro, in colegio, a conferir zerelia quel exereilo et quello si babbi a far etc. Di Roma vene letere, di 8 et 9. Par il papa voi levar domenega, a dì X, le scomunege; et li nostri cardinali non cessano di far il tutto: Item, di oratori si mandi, 0 dice. Item, il corier a bocha disse, havia scontrà quel nostro corier, con le lelere di la creation di oratori, mia 14 di Roma lontan. Item, per queste letere si ha, li cardinali si doleno di questa osljnation dii papa etc. Item, dii Cardinal Pavia è zonto a Roma, Noto. Zonse in quesla terra sier Thomà Michiel, quondam sier Zuan Mathio, vien podestà et eapita-nio di Bassan. El la terra si dete al re di romani per 11 mandato di Lunardo di Dresano, et elexeno tra MltlX, GIUGNO.