287 MDIX, MAGGIO. 288 glia uno lontano dal campo de i nimici, qual èra a presso Hivolla Secha, et liaveno la terra avanti el zonzer nostro in quel lozamento, el perhò se alozasse-mo nel sopra scripto locho de Casira, per aspectar de trovar li inimici in desordine nel’alozarover desio-zar del campo suo. L’altra sera, a horre 3 de note, le scolte nostre ne feeeno intender, che nel campo de i nimici si faceva remor assai, et erano per levar el campo, tamen non sapevefno a qual banda vole-seno andar. Monslrono voler andar de sopra, et aviorno a quella banda certi cavalli, tamen, judi-cando nui che lhoro facesseno una fenctione, et vole-seno venir a la volta i veneno, fu comanda, che tutto il campo stesse in arme a li sui alozamenti, et come intendevemo la via certa che fevano li inimici, aviarse ancora nui a la sua volta. A l’alba intendesemo el campo suo venir a questa volta ; et cussi immediate se aviasemo ancora nui, con le bataglie nostre de fanteria et zente d’arme partide in 4 colomeli et T artelaria in mezo. llavevemo gran manchamento . de guastadori de far le spianade, per esserne fuzidi molli. Andando con questo ordine, et havendo manda tutti li chariazi a la volta de Charavazo per altra via, caminato zercha un mio, intendesemo el campo de i nimici far altro; e cussi ancor nui fessemo el simile. Stando per pocho spazio, inlendessemo el campo suo continuar al camino, quale era discosto da nui miglia uno. Nui caminavemo sopra una riva de Adda assai alla, et lhoro per el basso, ma locho assai forte, per fossi et etiam qualche pallido, et perhò non judicavemo i dovesse atacharse con nui, ma che i doveseno alozar a Pandin ; et nui solicitavemo el camino per torli lo alozamento et saltarli inanti. Stando cussi, certi cavali lizieri de li sui se spinseno a la volta nostra, zoè al retroguardo, dove era lo conte di Pitigliano et lo signor Piero dal Monte. El prefalo conte mi mandò a dimandar 3 pezi de artelaria, io li mandai 2 sacri et 2 falconeti, qualli tirono alcuni colpi a la volta sua. Alcuni nostri cavali lizieri ancora se spinseno scaramuzando insieme ; tutto el campo se at'ermò. lo me ritrovava a condur la artelaria per una roza, la qual cavasemo fora et la destendesemo, con consiglio del Citolo, ad una banda, che la tirava a li inimici per fiancho. La scara-muza tutta volta se ingrosava, le ordinanze monstra-' vano star con bon bordine, et dove era el colonello nostro, eramo in grande avantazo per fantarie, perchè el ce era vigne assai et fossa. Deserasemo alguni pezi de l’artelaria grossa; et da poi fato, li nimici se acostorono ancora lhoro alcuni pezi verso el colo-melo del conte, el qual mi mandò a dimandar altri 4 pezi d’artelaria. Io stentava a mandargeli, perché li caralieri nostri erano in paura et desordine; el magnifico missier Andrea Grilti venne im persona a rechiedermeli. Io me inviai immediate con pezi do, lasano (sic) ordine li altri do me vegniseno driedo. In questo interim li franzosi deserono alcuni colpi, per li qual li fanti et vilani se meseno in fuga; pen-seno etiam un squadron de homeni d’arme, d’onde li homeni d’arme nostri ancora lhor se meseno in fuga. Franzosi comenzavano a spontar per più bande. lo al calar de un passo, che li nostri erano me-sedati con franzosi, fui urtato et batuto da cavalo, d’ un bon cavalo, che fu de’ franzosi, qual me havea donato el signor Bortolo; la celada, la qual per pressa non era «lazada, me fuzì de testa, lume tirato una bota de lanza, la qual me azonse scarso ne la testa, et baine ferito, ma non haverò perhò troppo mal. Da poi fui ajùtato da li stafieri et me n’andai un pezo per un fosso. Montato de sopra, ce erael signor Bortolo con un altro homo d’arme solamente, qual havea una spada in mano ; el da ogni parte li franzosi cazavano el ferivano i nostri, che fuzivano. Uno regazo me vene a presso, li tolesemo el cavalo et montai suso, tirandome.a una banda, dove vedea menor furia, persuadendo a li nostri, che fuzivano, che do-vesseno voltare. Soprazonse el signor Raynier da la Saseta con alcuni de li sui, et me dice che non era tempo de star li, che eramo roti. Lo effecto è sta che se habiamo posto in fuga senza combater. Ne è sta ditto, che el capitanio do over 3 volte volse spen-zer li nostri homeni d’arme a l’incontro de i nimici et non potè haverne, salvo alcuni pochi. Le ar-telarie son certo siano rimaste in man de i nimici et cussi le nmnition ; et pochi cavali de l’artelaria salvati, atendo a recuperarli. De li nostri, pochi sono sta feriti et morti, salvo el Zitolo da Perosa, Fran-cho dal Borgo et el signor Piero dal Monte et alcuni altri. Li capetanij tutti sono salvi; li cariazi nostri, qualli erano andati a la volta di Caravazo, judico siano lutti perssi. El magnifico missier Zorzi Corner, se ritrovava ancor lui in quel locho, è andato a Chiari, dove se ritrova el capitanio et el magnifico missier Andrea Gritti. In questa borra è sta dito certamente, per veduta, aritrovarsi etiam el signor Bortolo li. Atendeno a recuperar questa zente d’arme el questo exercito più che poseno, ma la artelaria male se potrà restaurar. Le zente d’arme sono tulle salve el cussi li cavali lizieri. De fantarie fo un bon modo de provedersi, eo magis havendo salvi quasi tutti li capitanei ; si che spero fra X zorni se haverà un exercito in bordine pocho inferior de questo, lo