505 si »ix, Sier Boritilo Dandolo, fo podestà a Rovere, quondam sier Piero, el è presimi. Sier Zacaria Loredan, lo capitanio di le galie bastarde, quondam sier Luca. . Sier Nicolò Marzello, fo provedador a la Zefa-lonia, quondam sier Nadal. — Sier Anzolo Malipiero, è di pregadi, quondam sier Tbomaso. Sier Alvixe Lioin, fo governador a Brandizo, quondam sier Domenego. f Sier Marco Zen, è di pregadi, quondam sier Piero. Sier Nicolò Corner, io podestà e capitanio a Treviso, quondam sier Antonio. Sier Lunardo Michel, fo governador a Olranlo, quondam sier Mallo. Sier Agustin Malipiero, è di pregadi, quondam sier Alvixe. . Sier Alvixe Zorzi, fo di la zonta, quondam sier Francesco. Sier Alvixe Zen, fo capitanio a Ravena, quondam sier Francesco. Sier Vetor Michel, è di pregadi, quondam sier Michiel. FI nota, in 1’ altro scurtinio. che non passò niun, fonò electi e tolti questi medemi, excepto il Badoer, et di più questi altri qui soto scripti : Sier Andrea Contarmi, quondam sier Paudolfo, fo patron di nave armata. Sier Marco Antonio Contarmi, fo capitanio in Fiandra, quondam sier Alvise. Sier Luca da olia’ Tajapiera, è di pregadi, quondam sier Bortolo. Sier Zuan Dolimi, fo di pregadi, quondam sier Daniel. Nolo. Sier Polo Braga lin, quondam sier Zuan Alvise, in questa malina si oferse in colegio andar in Brenta vechia, con le barche armate, per experi-rnenlar di aver il castello di Bovolenla tien i nimici, et per quella via si condugi tormenti di le intrade di nostri a Venetia, con condition quelli formenli verà per Monte Alban pagi solmn soldi 30 per mo-zo, e di le «lire terre soldi 15. E cussi lo nolà in no tatorio. 237* In questa matina vidi letere di sier Priamo Contarmi, capitanio di Corphù, a sier Hironi-mo, suo fiol, di 27 zugno. Cliome, havendo mandato do fuste, una a la greca, l’altra a la latina, a la LUGLIO. • 506 volta de Cicilia, per saper di l’armale »¡miche, zonle a Corphù di ritorno, referiscono esser state fino a Colron, e li cerio inteso, scrive da chi, esser pasate galie 12 et fuste 3 di Spagna, vanno versso Puja, et esser iu Cicilia altre 6 galie et 3 fuste, el si aspelava, et a Mesina 20 barze et 4 galie over fusle. E questa armata aspelano la arma’ di Franza, e insieme vo-leno ess^r a’ danni di la Signoria nostra. Item, Camalli esser ussilo di strelo con velie 40, ito versso Negro Ponte. Si dice certo, il turco star malissimo e aver mandato per il fio!, nel seragio, per farlo sentar, achadendo la morte, allri dice in vita. À mandato comandamento a li sanzaehi e timarati da marina, stagino preparati ; hanno intese queste nove de Italia. Item, il capitanio di le galie bastarde, era lì con 3 galie, è andato a Zara a trovar il zeneral etc. Fo mandato in questo zorno in campo ducali X milia, per comenzar a dar danari, a Treviso, a le zente. A dì 11. La matina fono in colegio, con li oratori ili Udene, domino Jacomo di Castello et domino Nicolò Zuane, dotor, do altri, mandati di Udene a rechieder 12 falconeti; e quel loco tenente voria insir in campagna, et aver chi lassar in Udene, et aver 500 cavali allri et 500 fanti, e lassar far a lui, faria etc. Il principe li disse bone parole, charezan-doli, et mandò via li do novi venuti, dicendo se li manderia 4 falconeti, et ordinato cargarli et si fa-ria etc. E noia, etiam qui è domino llironimo So-vergnan, di domino Antonio, dotòr, qual è canoni-clio, el à beneficij in la Patria, per solicilar con li oratori le provisione. Domino llironimo è a presso sguizari. Da poi disnar fo pregadi. Et leto letere poche, et una uepositioue, il re di Franza era a Milan su feste e zostre, et partiva di la da’ monti con le zente. Havia licentià li fanti el disciolto lo exercito quasi ; lassava in Italia bon numero di zelile, lanze . . ., et capo e governador el marchexe di Mantoa. Dii re di romani. Come certissimo era stato a Feltre e 'nitrato honorifice a Cividal. Il vescovo li andò conira, à ’ulo la roclia di Cividal, el era par-, lido p r Seravalle. Di Treviso fonno letere. De occurentiis. Et luta via solicitauo il compir lo alozamenlo di Mer-gera, al qual effeclo sono sier Filippo Paruta et sier Zuslo Guoro, deputati, 'et vanno cavando. Item si ave, el signor Constant»! Amiti,' orator dii papa, era a Vicenza, esser slà fato capitanio dii re di romani a questa impresa, qual fa la massa a Ciladella. Di Conejam, di sier Hironimo Donado, di 238