531 MDIX, LUGLIO. 250* tentando dii sospese scriver, al provedador Oriti a Padoa, mandasse quelli rebelli citadini qui, e facesse il tutto di haverli in le mano. Item, havendo richiesto, che molti castelli si voleano dar, et quello voi il lazi, et Cologna si voi dar, et li fo scripto per colegio tolesse prò nunc tutti li castelli dii (eritorio pa-doam, et dii resto tenisse la praticha. Da poi disnar fo pregadi, et leto le soprascripte letere. Fu posto, per li savij ai ordeni, perchè le galie di viazi per queste occorentie non erano sta incan-tade, che sia conzo il provar di patroni, il partir di le galie etc. Presa. Fu posto, per li savij, li debitori di la decima 77, 78 al monte nuovo e (anse, ut in parte, e dii 4.°, a restituir di arzenti, debbino pagar per tutta questa altra setimana, aliter siano cazadi di pregadi et privi di andar a capello, e siano mandati debitori a ra-xon di ducati CO persi, a le cazude, e si loy soy sla-beli, et siano mandati a le cazude, incorporati con altri debiti. Presa. Fu posto, per li savij, elezer per colegio G citadini, boni venitiani, qualli cinque siano a le porte di Padoa, con ducali X per uno al mexe netti, et menino liomeni 30 per uno con ducati 3 al mexe etc. ; fu presa. Et di far provedadori al governo di Padoa non fu parlato, ma ben preso in dita parte il sexto sia castelam a la sarasinesca, con reservation di la gratia di sier Hironimo Malipiero e fradelli, quondam sier Francesco, presa in gran consejo, qualli ebbeno dita caslelaniaria llioro etc. Fu presa. Di sin Sabastian Moro, capitanio di le barche, fo letere da Hovolenta. Come havia auto quel castello e lato apichar do cavestri, causa di molti malli di lì via, li qual sono . ................ ......Et nel castello ha trovato molti fermenti et. robe di nostri venitiani, (olle et portate lì dentro. Di Este, fonilo letere. Esser intrato sier Daniel Moro, per nome di la Signoria, con gran jubilo ; et cussi in Montagnana intrato sier Beneto Marini, quondam sier Marco. Noto. In questo pregadi fu preso scriver a Padoa, fazino proclame, far exenti li villani atorno Padoa per anni cinque, ut in parte. In questi zorni, poi la presa di Francesco Beral-do, il signor Frachasso di San Severin, qual è a Ci-tadella, mandò a la Signoria soi noncij a ricomandarsi, et volendo, vegneria a stipendio nostro; ma nostri non li parsse, per non innovar altro, e star a veder quello farà il re di romani. Et ozi fo expedito jn colegio di mandar diman Sabastian di Veniexia, conteslabele, con 150 fanti, iin Padoa, fati in questa terra, perchè assa’ fanti vi sono. Di la Mota, di sier Panfilo Contarmi, provedador. Chome à retenuto 100 cavali di stratioti, nudavano in Friul, mandati per il provedador di Treviso et farà di lì via etc. Di Treviso, dii provedador Moro. Chome voleva mandar stratioti versso Citadella, et quelli non voleno cavalchar, si doleno non esser sta mandati a Padoa al butin, come li altri andati etc. Item, manda Meleagro di Forlì, con alcuni stratioti, versso Citadela. Item, le zente dii re redute in Asola (sic) gran parte. Ozi, a bore 22, vene zoso pregadi et restò consejo di X con la zonta. Et è vice cao di X sier Nicolò Donado. Et a bore 23 fo preso Stefano Moneta, qual veniva di Padoa, ferito, in barella, con sier Barboni Morexini, di sier Zustignan, di Padoa. Et nel passar a Liza Fusina, Pizim, capitanio dii consejo di X, di le barche, era lì, el vele et li andò drio et lo ’I prese e lo messe in la 4.“ Et a hore 24 gionse a Liza Fusina do barche di Padoa, con il capitanio Lunardo di Dresano, con una scufia d’ oro et una coladena d’oro al collo, grossa, et uno sajo bianco striclià d’oro et 6 altri todeschi et 3 citadini padoani, et steteno fin hore 5 a zonzer a Venetia. Volseno temporizar, acciò la brigata non li vedesse, tamen molti zenthilomeni restono ini pala-zo, in corte, a vederli vegnir. Etiam sier Lorenzo Loredam, dii serenissimo, e fradelli vene a la riva eontra ditti presoni, et a Lunardo di Dresano 0 disse, ma a li altri disse : Ben vegna le vostre magni-ficencie, et ordinò, da parte dii serenissimo, fosseno messi quel Lunardo ini preson, et Alberto Trapolin e il fradello e Lodovico Conte etiam im presom, chome più diffuse scriverò, in qual (sic), et li altri todeschi etiam im prexom fin la matina. Questi fonnoconduti per Vasallo, capitanio di signor di note, con zercha 25 di le maistranze di l’arsenal, armati. La nome di presoni todeschi, menati a Venetia, presi ìlei castello di Padoa, li qualli governavano Padoa. Domino Leonardo da Dresano, capetanio \ Domino Zuam Bontemps, Ihesorier generai J di Bergogna f ■=* Domino Bartholonieo de Firmiano [ f: Domino Zuan Gasparo, dicto Mansmuster 1 I Domino Zuam Conte / o