451 MDIX. GIUGNO. 452 voleno far movesta. Sier Andrea Arimondo è in Castel Novo di Quer. Di Treviso, dii podestà et provedador. 0 da conto. Zercha il ponte, laudano a farlo levador da tate le bande, perché sarà più fòrte, come li ha scripto la Signoria ; et à mandato li vastadori a Mestre. Nota, li camerlengi, sier Lio Bembo et sier Mariti Polani, quali erano partiti in questi tumulti, borra sono ritornati. Di sier Christofal Moro, provedador generai, date a Castri Francho. Chome è li con quelle zente, et manda avisi auti. Et a Bussai) lodeschi, vi stanno, di 4000 erano, par 1000 siano andati versso Padoa. Et cussi se intese di qui, per bomeni venuti eri, in Irò 1000 lodeschi ini Padoa discalzi, li qualli fo posti alozar in castello, e per darli danari fo certe parole tra quelli citadini, non haveano il modo. Item, il signor Renier di la Saseta, e quelli dii signor PancTollb Malatesta, con lodeschi, sono venuti in una villa sofo Citadela e fato-danni. Erano in leto do zentilomeni da dia’ da Moliti, zoè sier Vicenzo et sier........, fioli fo di sier Mafìo, i qualli fenno 213' presoni e li menò via. Item, visenlini hanno bon animo versso la Signoria nostra, et si se volesse, immediate leveriano San Marco. Ivi è pur a governo domino Nicolò Firmiano. IH Mestre, di sier Andrea Griti, provedador generai. Zercha zente; et la compagnia di l’Al-viano. governata per domino Zuan Batista da Fani, si va disolvendo. Item, scrive zercha il tlol di An-zolo Francesco da Santo Anzolo, di quelle occorenze etc. ; e come si va lavorando bastioni e fossi a la volta di Castel Francho. Nota, 1’ oficio di colateral in campo al presente vaclia, et Zuan Jacorno da Vii Mercha’, qual a Crema fu preso, è prexon di francesi, Piero Philippo è a Verona etc. Fo avisi di più bande, lodeschi a li confini s’ingrossavano. Di Trento, dove è il re, non si ave alcuna nova. Di Ancona, di 6 oratori, di 24. Dii zonzer una galia il di avanti a bona horra, e poi l’altra a meza note. Et il legato, Cardinal di Mantoa è lì, li mandono contra il vescovo di Cao d’Istria et quel di Parenzo et uno altro, usandoli grate parole et li presentono torzi 6, confetion, vini etc. Item, smontati, andono a visitar dito Cardinal, qual li mostrò bona ciera et li fe’ veder uno breve auto dal papa, che, dovendo venir questi orator dii doxe di Venie-xia, li facesse bona compagnia, et in quello poteva li comodasse; ita che si offerse etc. Item, trovono lì le cavalchadure, lassate per' li do oratori, qualli erano partile de li il di avanti, in barche per qui ; et ben che ne inanellasse altri cavalli per la compagnia, tamen si provederiano, et a dì 25 tnonteriano a cavalo per Roma. Di Roma, di 23, 24 et 25, dii Cardinal Gri-mani sollo. Di coloquij abuti col papa, qual aspeta li dili oratori. Et li ha ditto, che il re di romani voi Treviso e Udene, chome li vien per la division, e poi si parlerà di acordo etc. ; et lui pontifìce saveria confortar la Signoria non stesse, ma ge lo desse, e poi si faria una liga contra infideles, con molte parole. Qual letere fo repulà cative. Et par, il papa mandasse il Cardinal Pavia legato al re di Franza, qual si partì di Roma a dì.., et andò a Fiorenza. Item, dii partir di oratori francesi erano a Roma e ritornano al roy, tamen li cardinali francesi è in Roma etc. Item, Andrea Rosso, secretano, scrive etiam lui in conformità. Fu posto, per i savij, elezer per scurtinio ini pre- 214 gadi uno provedador a Cividal di Friul, con 5 cavali et ducali 40 al mexe, et uno provedador over ca-stelan a Butistagno, dove è castelan sier Zuan Mi-chiel, vechio, quondam sier Christofolo, stagi serato, con ducati 25. Et fu presa. Fu posto, per i savij, licentiar li... cremonesi sono qui retenuti, acciò vadino a Cremona. Et fu presa. Fu posto, per il serenissimo, consieri e il resto dii colegio. excepto sier Antonio Trum, procurator, una parte di monache conventual, e contra quelli anderano, molto longa, la copia di la qual sarà scripta qui avanti. Ave 39 di no, fo presa, 99 di sì. Et la matina sequente fo publichata. Fu posto, per li savij, scriver a Roma, a li oratori, zercha, si ’1 papa li dirà di Treviso e Udene, quello babbi a risponder. Et erano varie opinion, e rimesso a diman. Di sier Antonio Grimani, da Roma, fo le-to una letera scrive a la Signoria. Qual ringra-liava di averlo asolto con justicia. Dice sempre si à operato a ogni ben di questa republica; e presto ve-gnirà, dove viva voce ringratiarà etc. La copia di la qual scriverò qui di soto. Noto. Si ave relatione dii re di Franza, qual sa-bado, a dì 23, intrò in Cremona, la matina per tempo, et partì a dì 26, e andò a Milan. Si dice va in Franza, perchè il suo campo è disciollo, e le zente si alozano ini Bergamo. È andato missier Zuan Jacomo Triulzì in Cremona, missier Galeazo Palavisim in Brexa, monsignor di la Palisa in Crema. Si dice variamente questa partita, altri Bergogna li à roto di