269 MDIX, MAGGIO. 270 di Lion. E a tutti li presoni fo deputa in che parte dovesseno dimorar, mia 100 et chi 50 lontan 1’ uno di l’altro. A ditto sier Bernardin tochò in Normandia verso F Ingaltera, in una forteza chiamata..... ... onte (1) di l'Arsa, situada da una banda sopra uno tiume grando, chiamato la rivera de Sina, sopra el qual fiume è uno ponte grando de volli numero 22, per chadauno volto largo più di pie’ XV11I, zoè 18, adoperato da Terra di Pranza a passar in 131 Normandia. Etiam serve ditto fiume a tutti i navilij vano a Paris et tutta la Franza in Normandia e a la cita de Roan, e poi mete capo a uno locho, nominato Monflor, eh’ è uno castello e porto sopra il mar verso F Ingaltera. Et cussi el ditto sier Bernardin fo consigliato, con letere dii re a quel capitanio, nome-va Joam Gotarda de Gouila, il qual fo fece meter in fondi di una fortissima e grosissima torre con li ferri a piedi e lo tene più di mexi 5 cussi in ferri, poi fo fe’ meter in un altra torre senza ferri, et in quella siete mexi 47 et zorni, solo, salvo la note mandava do di quelli soldati a dormir con lui per custodia di quello. Ilor poi il re lo fece liberar. Venendo a ripatriar, et zonto a Milano, alozato a l’hostaria de il re, e fo quando sguizari rompete francesi a Novara 1513, a di 6 zugno, di luni, dove el ditto sier Bernardin fu fato un’ altra volta prexon di milanesi, i qualli lo tene mexi 5 prexon a pan e aqua e carne salata. Hor, poi zonto a Venetia, stete amallato più di uno anno. Et li fo tolti per milanesi do cavali e scudi 50 che li avanzava di scudi 8 (sic) li dele il clarissimo nostro sier Andrea Griti, procu-rator, a Lion, tolti a cambio, per le spexe havia a far nel viazo. Hor, inteso sguizari che ’1 ditto era prexon di milanesi, vene Zuan Stanga, capitanio di sguizari, e uno bandieraro di sguizari et uno capitanio sopra l’artellarie di sguizari e ge Io tolseno di le mam e lo menò in Milan e meselo in caxa di domino Carlo Morexini, e lì lo tene molti zorni e a la firn li deteno.taja ducati 300. Di qualli ne pagò parte per la via di Crema, per sier. Bortolo Contarmi, re-tor nostro de lì, e parte fu servito dal dito sier Car- lo Morexini, citadin milanese, con promission di pagarlo di qui, et il resto fonno pagati poi el fu zonto in questa terra. Et auto un salvo conduto da lo illustrissimo signor Maximiliano Sforza, duca di Milan, vene a salvamento a Veniexia. Questa scritura avi dal ditto sier Bernardin Ta-japiera, la qual, volendo seguir li tempi, non alide- (i) La prima parte della parola è incomprensibile. (N. B.;. ria qui, ma F ò pur posta, narando il romper dii campo di Geradada, ho continuato scriver il resto di la dita scritura. 1509. Dii mexe di maeo. 13‘2 Questi erano in collegio al tempo di la rota. Sier Bortolo Minio Sier Nicolò Pixani Sier Piero Duodo Sier Christofal Moro, Sier Piero Balbi Sier Alvise Malipuro Cai di 40. Sier Hironimo Barbaro, quondam sier Lunardo. Sier Zuan Piero Gixi, quondam sier Antonio. Sier Domenego Bom, quondam sier Otavian. Savij dii consejo. Sier Andrea Venier. Sier Antonio Trum, procurator. Sier Piero Capello. Sier Domenego Trivixan, cavalier, procurator. Sier Alvixe Venier. Sier Lunardo Mocenigo, quondam serenissimo. Sier Alvixe da Molin. Sier Zorzi Emo. Sier Pollo Pixani, el cavalier. Savij a terra ferma. Sier Alvise Emo. Sier Alvise di Prioli, quondam sier Zuan, prò curator. Sier Antonio Condolmer. Sier Alvise Mocenigo, cavalier. Non. Sier Antonio Justignan, dotor, andò orator. Savij ai ordeni. Sier Domenego Trivixam, di sier Zacaria. Sier Anzolo da Pexaro, quondam sier Alvise. Sier Alvixe Capello, quondam sier Hironimo. Sier Lodovico Falier, quondam sier Thomà. Et il 4.° manchava. amalado C0,1SÌerÌ-